Il prestito vitalizio ipotecario è un l’istituto interessante per i soggetti ultrasessantenni, i cosiddetti house rich cash poor
La mancanza di consapevolezza dei clienti è citata come il principale ostacolo alla crescita del prestito vitalizio ipotecario
Al momento, però, si tratta ancora di prodotti di nicchia. “La mancanza di consapevolezza dei clienti è citata come il principale ostacolo alla crescita, seguita da finanziamenti insufficienti, in particolare nei mercati europei”, si legge nel report, che illustra che le fonti più comuni di finanziamento per i prestiti vitalizi sono banche e compagnie di assicurazione, nonché le cartolarizzazioni.
Ben Grainger, Uk investment advisory co-lead di EY, ha dichiarato che “c’è un circolo virtuoso da innescare per favorire la crescita, ma man mano che gli investitori riconoscono sempre più il potenziale di questo mercato e la crescita emerge, le attuali difficoltà si ridurranno rapidamente”.
Dal canto suo, Steve Kyle, segretario generale dell’Epparg, ha aggiunto che “sarà fondamentale far crescere il mercato globale in sicurezza, lavorando in stretta collaborazione con le autorità di regolamentazione e i governi, per dimostrare che l’equity release immobiliare è un’opzione finanziaria sicura per i proprietari di case anziane che cercano di integrare il proprio reddito”.
Una cosa è certa: “L’invecchiamento della popolazione è un chiaro megatrend e la componente finanziaria è un elemento chiave per affrontare questo cambiamento a livello individuale e collettivo”, ha commentato Claudio Pacella, ad di 65Plus (gruppo MutuoOnline) e membro del Board Epparg, che poi ha aggiunto che “i prestiti vitalizi sono una delle più importanti risposte a queste crescenti esigenze, all’estero come in Italia” e che “il nostro paese ha ormai 14 anni di track record positivo, anche in termini reputazionali, e sono ormai maturi i tempi per il definitivo sviluppo”.