SpaceX di Elon Musk lancerà la “missione DOGE-1 sulla Luna” nel primo trimestre del 2022: il dogecoin sarà la prima criptovaluta ad andare nello spazio
“DOGE-1 dimostrerà l’applicazione della criptovaluta oltre l’orbita terrestre e getterà le basi per il commercio interplanetario” ha commentato Tom Ochinero, vicepresidente per le vendite commerciali di SpaceX
Le principali differenza con il bitcoin sono tre: l’offerta di dogecoin è potenzialmente illimitata, è una valuta digitale creata per gioco e non ha un ecosistema al pari del bitcoin
Lo show di Elon costa al dogecoin il 30%
Eppure il prezzo invece che seguire la valuta in orbita è ripiombato sulla terra. Meno 30% in una sola notte: la stessa in cui Elon Musk, ospite al programma televisivo Saturday Night Live, al contempo ne tesseva gli elogi, definendola come un veicolo inarrestabile che conquisterà il mondo, e la liquidava poco dopo come una truffa. Scherzosamente o meno non è dato saperlo.
Nella stessa trasmissione Elon ha confessato di avere la sindrome di Aspenger, disturbo che rientra nello spettro dei disturbi autistici: “lo so che a volte dico o posto cose strane, ma il mio cervello funziona così”. Riferimento (anche) ai twitt che negli scorsi mesi hanno fatto tanto parlare e che hanno influenzato il prezzo di bitcoin ed anche dogecoin, che in un solo anno ha registrato una performance monstre del 12.000%. Sta di certo che il sentire pronunciare dall’oracolo la parola truffa seguita dalla parola dogecoin è stata presa sul serio – come lo stesso Elon chiedeva parlando della sua malattia – dal mercato, con la valuta digitale che è crollata durante la sua apparizione televisiva, scendendo sotto i 50 centesimi.
Il dogecoin è il nuovo bitcoin?
Al netto della performance record del dogecoin, secondo la Cnbc, ci sono tre buoni motivi per credere che la valuta con la faccia di cane non sarà il nuovo bitcoin. La prima differenza tra le due criptovalute sta nell’offerta: il primo è inflazionato, il secondo no. Ogni minuto di ogni giorno vengono estratti 10 mila dogecoin, il che significa che c’è una fornitura potenzialmente infinita di dogecoin. A questo ritmo, secondo Meltem Demirors, chief strategy officer di CoinShares, all’anno vengono creati 5 miliardi di dogecoin. Il Bitcoin invece ha una fornitura finita di 21 milioni, che crea una scarsità incorporata simile a quella dell’oro o dei diamanti. Per questo motivo, la maggior parte delle persone scambiano dogecoin a breve termine e scelgono di tenere bitcoin per una durata più lunga.
La seconda differenza è l’intento con cui queste due criptovalute sono state create. Satoshi Nakamoto, il creatore di bitcoin, ha aveva l’ambizione di creare un’importante valuta digitale decentralizzata, fuori dal controllo di qualsiasi autorità monetaria.Di contro, Billy Markus e Jackson Palmer forgiarono il dogecoin quasi per gioco, ispirandosi ad un meme. In un recente post su reddit lo stesso Markus ha scritto: “Il dogecoin è stato creato per gli sciocchi. L’ho ideato in tre ore senza alcuna aspettativa o piano”. Di conseguenza, dogecoin manca di sviluppo tecnico e non è sicuro come il bitcoin.
Infine quest’ultimo ha un ecosistema esteso e ben finanziato che invece non ha la nuova moneta del popolo, come alcuni l’hanno definita. Il 30% del dogecoin è infatti posseduta dai due fondatori e, in assenza di sviluppatori e di istituzioni che ci investono, se l’entusiasmo un giorno verrà meno la discesa potrebbe essere molto lunga.