Investire nel 2025: strategie chiave e nuove opportunità
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Scopri di piùIn questa nuova puntata di We Talk, insieme a Gianluca Cerone, Head of Advisory di Nordea Asset Management e a Roberta Rudelli, Head of Fund Selection di UniCredit abbiamo passato in rassegna alcune idee d’investimento da valutare per costruire portafogli solidi e diversificati in vista del nuovo anno.
Negli ultimi anni, il mercato azionario è stato dominato da una manciata di titoli che hanno trainato la crescita, soprattutto negli Stati Uniti. Ma questa dinamica potrebbe essere destinata a cambiare. La parola d’ordine per il prossimo futuro? Gestione attiva. La capacità di selezionare i titoli giusti, in un contesto di crescente dispersione dei rendimenti, sarà determinante per orientarsi in un panorama di investimenti che si preannuncia ricco di opportunità, ma non privo di rischi.
Guardare oltre i “magnifici sette”
I famosi “magnifici sette” titoli tecnologici, che hanno dominato i mercati americani, non possono più essere l’unico punto di riferimento. È il momento di diversificare, non solo per cogliere nuove opportunità, ma anche per bilanciare i rischi. Portafogli ampi e strategie attive permettono di accedere a quei segmenti del mercato che finora sono rimasti sottovalutati. Come spiegato da Gianluca Cerone, Head of Advisory di Nordea Asset Management, la gestione attiva diventa cruciale anche per chi ha già investito nei big tech. Il focus non è solo sulla performance, ma sulla costruzione di portafogli resilienti e orientati al futuro, capaci di rispondere a un mercato che si fa sempre più selettivo.
Il ruolo della sostenibilità
Uno dei trend trasversali più significativi è quello della sostenibilità. Non si tratta più solo di un valore aggiunto, ma di un vero e proprio criterio guida nella selezione dei titoli. L’approccio di Nordea, ad esempio, integra screening quantitativi e qualitativi per identificare aziende che non solo offrono solidità finanziaria, ma che si distinguono per impegno ambientale, diversità e responsabilità sociale. La combinazione di sostenibilità e innovazione tecnologica, come l’intelligenza artificiale, apre nuovi orizzonti per valutare le opportunità d’investimento, rendendo l’analisi più completa e avanzata.
I temi caldi per il 2024
La geopolitica, la transizione energetica e l’intelligenza artificiale restano al centro delle strategie degli investitori. In Europa, il focus si sposta sulle aziende coinvolte nella transizione energetica, grazie a valutazioni interessanti e normative favorevoli. Negli Stati Uniti, invece, la resilienza economica continua a sostenere il mercato, mentre il Giappone si distingue per il suo rinnovamento strutturale, che potrebbe offrire sorprese positive.
Sul fronte obbligazionario, gli investment grade si confermano una scelta privilegiata rispetto agli high yield, grazie a una migliore liquidità e un profilo di rischio più controllato. Tuttavia, come sempre, l’allocazione geografica e settoriale richiede un’analisi attenta e una gestione attiva che sappia adattarsi rapidamente ai cambiamenti.
Intelligenza artificiale e mercati: una nuova era?
Un altro elemento di novità è l’utilizzo sempre più avanzato dell’intelligenza artificiale per migliorare l’analisi degli investimenti. Grazie a questa tecnologia, è possibile integrare dati qualitativi, come i commenti sui social media o le comunicazioni aziendali, nei modelli tradizionali di valutazione. Questo approccio arricchisce l’analisi, rendendola più sofisticata e capace di identificare tendenze e rischi emergenti.
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