Come investono i Family Office? Al via la 5° edizione del Politecnico di Milano
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Scopri di piùAl via la quinta edizione dell’Osservatorio Family Office della School of Management del Politecnico di Milano. Quest’anno il focus sarà su investimenti, strategia e innovazione, con un’analisi approfondita sui processi decisionali, i veicoli d’investimento e il ruolo dei partner esterni. Tutti i dettagli nell’intervista agli autori della ricerca.
Investimenti, innovazione e next-gen: la nuova edizione dell’Osservatorio Family Office
La quinta edizione dell’Osservatorio Family Office, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, si concentra sul cuore delle attività dei Family Office: gli investimenti. Dopo un’edizione dedicata alle competenze necessarie per gestire patrimoni complessi, quest’anno l’attenzione si sposta sulla strategia e sull’innovazione negli investimenti.
Come spiegato dal direttore scientifico dell’Osservatorio, Josip Kotlar, il focus sarà duplice: da un lato, aggiornare il censimento dei Family Office italiani con una mappatura dei veicoli d’investimento utilizzati; dall’altro, analizzare i processi decisionali adottati da Single e Multi Family Office. L’obiettivo è identificare le best practices che consentono alle famiglie imprenditoriali di costruire strategie di investimento coerenti con i propri obiettivi e la propria identità.
“Studieremo le tensioni che derivano dall’interazione tra la famiglia, con le sue esigenze e competenze, e il Family Office, che deve garantire una gestione efficiente e strutturata del patrimonio”, ha detto Kotlar. “Inoltre, analizzeremo il ruolo dei Multi Family Office e dei partner esterni, per capire come possono supportare i Single Family Office e colmare eventuali gap di competenze”.
L’evoluzione degli investimenti: tra mercati privati e strategie diversificate
L’indagine dell’Osservatorio si svilupperà attraverso cinque webinar tematici, che approfondiranno le asset class più rilevanti per i Family Office: uno dei trend più rilevanti riguarda proprio l’interesse crescente verso il private market e l’economia reale.
“Gli investimenti alternativi, come private equity e venture capital, attraggono sempre più le famiglie imprenditoriali, non solo per il rendimento finanziario, ma anche per il coinvolgimento attivo che consentono” ha affermato Emanuela Rondi, professore associato dell’Università degli Studi di Bergamo “questa tendenza porta a portafogli più complessi e diversificati, che necessitano di una gestione sempre più strutturata”.
Un altro aspetto fondamentale è il passaggio generazionale, il cosiddetto “Great Wealth Transfer“, ossia il trasferimento di ricchezza che viene stimato in 3.500 miliardi di euro solo in Europa nei prossimi anni, fenomeno che sta spingendo i Family Office a ridefinire le proprie strategie.
“Le nuove generazioni mostrano un forte interesse per l’impact investing e le tematiche ESG“, ha sottolineato Rondi “ma per garantire un passaggio generazionale efficace è necessario un dialogo tra senior e next-gen, che permetta di allineare gli obiettivi d’investimento della famiglia con le nuove sensibilità emergenti”.
Tecnologia e AI: il futuro della gestione patrimoniale
Un altro fattore destinato a rivoluzionare il settore è l’integrazione della tecnologia e dell’intelligenza artificiale nella gestione patrimoniale. Alfredo De Massis, Professore Ordinario Università di Chieti-Pescara, IMD (Svizzera) e Lancaster University Management School, ha evidenziato come questi strumenti stiano già migliorando l’efficienza operativa dei Family Office.
“Le nuove tecnologie consentono di ottimizzare la gestione dell’asset allocation, migliorare la valutazione e mitigazione dei rischi e semplificare le due diligence su investimenti in private equity e venture capital”, ha spiegato De Massis. “Un altro ambito chiave è la cyber security: proteggere dati sensibili e informazioni finanziarie è una priorità per i Family Office, e l’AI può giocare un ruolo cruciale in questo”.
Oltre all’intelligenza artificiale, cresce l’adozione di soluzioni come cloud computing e blockchain, che rendono i processi più efficienti e trasparenti. Tuttavia, De Massis ha ricordato che, nonostante i progressi tecnologici, il ruolo umano resterà centrale: “L’empatia e la visione strategica rimangono elementi insostituibili nella gestione patrimoniale. I Family Office di successo saranno quelli capaci di integrare tecnologia e competenze umane in modo sinergico”.
Un Osservatorio con una prospettiva internazionale
Novità dell’edizione 2025 sarà un’indagine internazionale, con l’obiettivo di analizzare le best practices dei Family Office in altri Paesi. L’Osservatorio collaborerà con università e istituzioni estere per identificare modelli di successo e confrontarli con il contesto italiano.
“L’internazionalizzazione è un aspetto sempre più rilevante per le famiglie imprenditoriali italiane”, ha concluso Kotlar. “Le strategie di investimento stanno assumendo una prospettiva sempre più globale, ed è fondamentale comprendere come i Family Office di altri Paesi affrontano le sfide di oggi e di domani”.
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