È probabile che Nft (Non fungible token) e blockchain saranno utilizzati sempre di più in un prossimo futuro per una certa categoria di vini. Infatti, questa nuova tecnologia permette non solo di facilitare gli scambi commerciali ma garantisce provenienza e autenticità oltre a fornire all’acquirente/ consumatore preziosi dati sulla conservazione ed informazioni organolettiche sul vino stesso, che avrà così anche un’anima di vino digitale nata dalla blockchain.
Consumatori e vino digitale
Dall’inizio degli anni 2000 ad oggi le aspettative dei consumatori che comprano vini importanti sono cambiate su diversi aspetti. Prima di tutto da un punto di vista del gusto siamo fortunatamente passati a poco a poco da un interesse per i vini densi, corposi e potenti verso dei vini più fini e delicati, il che non vuol dire che siano leggeri, al contrario, sono dei vini cesellati ma con una trama elegante.
Vino digitale, certificazione di qualità
Ma le attese di chi acquista una bottiglia ad un prezzo elevato non si fermano qui. Infatti, purtroppo negli ultimi decenni il numero di bottiglie contraffate è salito in modo esponenziale ed oggi uno dei principali timori dell’appassionato è quello di comprare un falso. Da qui la richiesta di conoscere bene l’origine della bottiglia, quindi la sua ascendenza. Questo giusto indagare proviene anche dalla necessità di essere sicuri delle condizioni nelle quali la bottiglia è stata mantenuta durante gli anni: una bottiglia che ha viaggiato intorno al mondo subendo delle variazioni di temperature non sarà della stessa qualità di una stessa bottiglia che ha dormito in fondo ad una cantina per dieci anni ad una temperatura costante.
Una rivoluzione nel nome di Nft e blockchain
Per far fronte a queste nuove esigenze del mercato la tecnologia ha sviluppato recentemente degli strumenti molto utili. Gli Nft e la blockchain stanno rivoluzionando questo settore e sono sempre più numerosi i produttori che incominciano ad interessarsi a queste tecnologie che permettono di garantire l’autenticità, proponendo al consumatore le informazioni che egli desidera su ascendenza e tracciabilità. L’Nft, un certificato digitale, garantisce l’unicità della bottiglia e la sua autenticità e permette il suo trasferimento dal suo proprietario ad un altro acquirente senza che fisicamente la bottiglia sia spostata. Le informazioni di tracciabilità legate a questa bottiglia sono inoltre consegnate presso la blockchain, una sorta di “notaio digitale”, che ne garantisce la veridicità.
È probabile che Nft e blockchain saranno utilizzati sempre di più in un prossimo futuro per una certa categoria di vini. Infatti, questa nuova tecnologia permette non solo di facilitare gli scambi commerciali ma garantisce provenienza e autenticità oltre a fornire all’acquirente/consumatore preziosi dati sulla conservazione ed informazioni organolettiche sul vino stesso. Sono già diverse le società e start-up, non solo in Italia, che si sono lanciate in questo nuovo settore che combina la tecnologia più moderna con un prodotto vecchio di 8.000 anni.
Articolo pubblicato sul numero 61 del magazine We Wealth