Dopo un calo degli utili del 5% nell’MSCI EM nel 2023, il consenso stima una crescita degli utili del 18% nel 2024
Nel 2023 i mercati azionari dell’Europa orientale si sono rivelati il miglior investimento in questa asset class
L’azionario dei Mercati Emergenti è ancora sottopesato e sottovalutato, ma nel 2024 potrebbe offrire quelle opportunità previste, ma non ancora concretizzatesi per la mancata ripresa della Cina nel 2023. In particolare, secondo Mirabaud Am, “stiamo entrando in un contesto globale caratterizzato da tassi più bassi, un dollaro Usa più debole, occupazione solida e consumatori globali in salute. Allo stesso tempo, vediamo una normalizzazione dei livelli delle scorte, un ciclo di sostituzione nel settore tecnologico e l’inizio di un nuovo ciclo degli utili societari. Nel complesso, il 2024 potrebbe sorprenderci come non è riuscito a fare il 2023. E i mercati emergenti potrebbero essere l’occasione da cogliere. Sei investito nell’azionario emergente? Vuoi capire quali sono i fattori potenzialmente trainanti?
Cosa sono
Ricordiamo che le azioni emergenti si riferiscono ad azioni quotate di società provenienti dai mercati emergenti. In generale, i paesi emergenti sono considerati economie a crescita rapida che tendono a offrire maggiori opportunità di rendimento, ma al prezzo di un rischio (di solito) superiore a quello dei mercati sviluppati.
Ecco perchè
–I precedenti storici suggeriscono che, quando la crescita degli emergenti supera quella dei mercati sviluppati e questi ultimi non stanno attraversando una profonda recessione, le azioni emergenti tendono a sovraperformare. Questo però non si è verificato nel 2023 perché l’attesa ripresa degli utili è stata ritardata da vari fattori, tra cui i problemi del settore immobiliare cinese, la debolezza del sentiment dei consumatori e la riduzione delle scorte nelle supply chain tecnologiche. Ora stiamo assistendo a tentativi concertati di sostenere il settore immobiliare cinese e di ripristinare la fiducia dei consumatori. Allo stesso tempo, i risparmi delle famiglie sono ai massimi storici.
–Gli utili societari sono in ripresa. Un nuovo ciclo di sostituzione delle tecnologie di consumo sembra destinato a coincidere con il ritorno delle scorte a livelli normali. Tutto ciò rappresenta il potenziale per una ripresa del ciclo degli utili societari.
Dopo un calo degli utili del 5% nell’MSCI EM nel 2023, il consenso stima una crescita degli utili del 18% per il 2024. I venti di coda per il rimbalzo degli utili sono: l’enorme crescita dei numeri coreani e taiwanesi, grazie alla forte resistenza del settore dell’hardware IT, e la riduzione dei tassi di interesse per le società dei mercati emergenti, grazie al diffuso allentamento monetario in tutta l’area.
–Storicamente, il periodo immediatamente successivo al picco dei tassi Usa vede normalmente le azioni emergenti sovraperformare quelle dei mercati sviluppatii, in parte grazie ai benefici derivanti dal graduale indebolimento del dollaro Usa. Se negli Stati Uniti ci sarà un atterraggio relativamente morbido, come attualmente previsto, anche i Paesi emergenti più dipendenti dalle esportazioni dovrebbero essere protetti dal problema dell’indebolimento della domanda. Uno scenario “goldilocks” negli Stati Uniti, caratterizzato da un’inflazione più bassa, da un’occupazione solida e da consumi resistenti, nonché da un calo dei tassi d’interesse, è uno dei contesti economici più favorevoli per queste azioni.
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Come è andato il 2023
A livello geografico geografico, i mercati azionari dell’Europa orientale si sono rivelati il miglior investimento in termini di performance nel 2023 grazie alla diversificazione delle catene di approvvigionamento, potendo contare sulla disponibilità di infrastrutture e manodopera qualificata. Tra i migliori figurano l’America Latina (+24,7% in euro), con Brasile e Argentina.