Opportunità strategiche per retribuire, pianificare e risparmiare fiscalmente in maniera efficiente. Finalmente la Cassazione si è espressa in maniera chiara e definita sull’annosa questione della deducibilità.
PUNTI CHIAVE
- Il TFM consente una deducibilità totale dei costi per l’azienda, se strutturato correttamente.
- L’amministratore può beneficiare della tassazione separata, spesso più favorevole.
- Se il TFM viene veicolato tramite strumenti assicurativi, si ottengono vantaggi anche in caso di successione o decesso.
- È necessario predisporre un atto scritto con data certa e l’inserimento in statuto per legittimare la deduzione. Sia essa per competenza sia essa per cassa.
- Simulazioni reali mostrano come un TFM ben pianificato sia molto più vantaggioso rispetto a utili o bonus in busta paga.
Cos’è il TFM e perché conviene?
Gli amministratori, i soci-amministratori, i consulenti o più in generale i collaboratori coordinati e continuativi quali i componenti di organi di amministrazione e controllo di società, sono soggetti autonomi privi del vincolo di dipendenza nei confronti dell’azienda. Per questo, a differenza dei lavoratori dipendenti, allo scadere del proprio mandato non hanno diritto, se non preventivamente previsto ad alcuna provvidenza aggiuntiva né al trattamento di fine rapporto di lavoro.
Per queste categorie esiste dunque il bisogno di coperture previdenziali che non appare completamente soddisfatto dalla legge di riforma del sistema pensionistico introdotte negli ultimi anni ed in particolare dalla legge 8 agosto 1995, n.335, nonché l’esigenza di disporre, alla fine del mandato, di risorse che consentano di sopperire ad eventuali periodi di inattività proprio come accade per il TFR.
Il Trattamento di Fine Mandato (TFM) è un’indennità riconosciuta agli amministratori al termine del loro incarico. Se correttamente pianificato, può rappresentare una strategia vincente per ottimizzare il carico fiscale dell’azienda, incentivare il management e integrare la previdenza complementare in maniera vantaggiosa.
A differenza del TFR dei dipendenti, il TFM non è obbligatorio, ma se previsto, può essere dedotto interamente dal reddito d’impresa, abbattendo il carico fiscale.
Ad oggi, l’utilizzo del TFM, rappresenta ormai l’unica possibilità per risolvere le esigenze previdenziali e finanziarie, consentendo altresì l’ottimizzazione fiscale dei flussi di remunerazione aggiuntiva per gli amministratori, i soci-amministratori ed i collaboratori.
I due requisiti fondamentali per la deducibilità al 100%
L’Agenzia delle Entrate e la Cassazione sono chiare: per ottenere la piena deducibilità del TFM, servono due elementi essenziali:
- Delibera con data certa anteriore all’inizio del mandato
- Inserimento della clausola TFM nello statuto o in un contratto con data certa
Riferimenti normativi e giurisprudenziali:
- Cassazione n. 21170/2013: la Corte ribadisce che il TFM è deducibile per competenza solo se esiste un atto con data certa prima dell’inizio del mandato. (la Cassazione inoltre ribadisce tale principio anche nella sentenza 16354/2025)
- Risoluzione Agenzia delle Entrate n. 211/E/2008: conferma la necessità di data certa e previsione statutaria o contrattuale.
Il vantaggio fiscale e previdenziale
L’accantonamento, ferma la completa deducibilità in capo all’azienda, non rientra nell’imponibile IRPEF annuale dell’amministratore e quindi non comporta alcun adempimento fiscale.
Inoltre, il cumulo dei premi versati, nella maggior parte dei casi corrispondente all’accantonamento TFM stabilito con delibera assembleare, è assoggettato a tassazione separata con aliquota calcolata sul reddito medio del biennio precedente, spesso più favorevole rispetto a quella ordinaria; inoltre la tassazione avviene solo nel momento in cui si percepisce il trattamento in oggetto, indipendentemente dal momento della cessazione della carica.
Infine, i contributi previdenziali sono dovuti, dall’azienda e dall’amministratore (pro-quota rispettivamente 2/3 e 1/3) nell’anno in cui il TFM viene effettivamente incassato, consentendo anche in questo caso il differimento del versamento, salvo i limiti previsti dalla legge.
Perché utilizzare una polizza assicurativa per il TFM?
L’utilizzo di strumenti assicurativi come polizze di ramo I o ramo III per gestire il TFM porta numerosi benefici:
- Esenzione da successione: le somme sono fuori dall’asse ereditario.
- Tutela in caso di decesso: il capitale è garantito ai beneficiari designati.
- Rendimento certo o gestito: possibilità di capitalizzazione nel tempo.
- Deducibilità del premio da parte dell’azienda: se contraente persona giuridica e assicurato amministratore
- Tassazione agevolata sui rendimenti: ipotesi di utilizzo di strumenti con tassazioni sui rendimenti più vantaggiose
Conclusioni: il TFM è una scelta strategica
Il TFM, se correttamente pianificato e strutturato, è uno strumento efficace per le aziende che vogliono premiare i propri amministratori, ottimizzare la fiscalità e favorire una pianificazione previdenziale e patrimoniale.
Non si tratta solo di un’indennità di fine incarico, ma di un vero e proprio strumento di welfare e governance aziendale.
Cogli l’opportunità!
Domande frequenti su TFM: la leva fiscale intelligente per aziende e amministratori
Il TFM, se strutturato correttamente, permette all'azienda di dedurre totalmente i costi sostenuti, riducendo così l'imponibile e di conseguenza le imposte da versare.
L'amministratore può beneficiare della tassazione separata sul TFM, che spesso risulta più conveniente rispetto alla tassazione ordinaria sul reddito complessivo.
L'articolo indica che veicolare il TFM tramite strumenti assicurativi permette di ottenere vantaggi, senza specificare quali. Ulteriori dettagli sarebbero necessari per una risposta completa.
La deducibilità totale dei costi del TFM per l'azienda è subordinata a una corretta strutturazione del piano, come evidenziato nell'articolo.
L'articolo fa riferimento a una sentenza della Cassazione che ha chiarito in modo definitivo la questione della deducibilità del TFM, fornendo maggiore certezza giuridica.