Molte le iniziative e le proposte presentate al congresso
È necessario uno scambio automatico tra i sistemi informativi delle banche e quelli dei consulenti
Cruciale sarà la scelta di partner tecnologici e bancari
Ma cosa prevede l’operatività per i consulenti indipendenti? Cosa serve a livello tecnologico? Quali sono le novità che la tecnologia porterà nei prossimi anni? Ne abbiamo parlato nel corso della tavola rotonda “La tecnologia che semplifica la consulenza indipendente” durante il FeeOnly Summit 2019.
C’è da migliorare sul fronte dell’efficienza
Sul fronte tecnologico possono essere fatti grossi passi in avanti sul fronte dell’efficienza per semplificare e velocizzare i processi. Ad oggi il consulente finanziario autonomo o la Scf deve manualmente replicare all’interno dei software l’operatività che è stata effettuata in banca, se vi fosse uno scambio automatico di informazioni tra i sistemi informativi dei consulenti e quelli bancari, questo “lavoro” potrebbe essere evitato a tutto vantaggio di maggior tempo da poter dedicare all’attività di analisi o servizi alla clientela. “Su questo Consultique sta già lavorando con alcuni intermediari perché si possa arrivare ad avere in tempo reale le posizioni bancarie sui nostri software, e auspichiamo che in futuro anche altri intermediari possano intraprendere questo percorso. Ma non solo”.
Molte le novità
Sono molte le iniziative e le nuove proposte presentate al congresso dalle società, ma anche da Consultique che ha anticipato che sta lavorando a un nuovo robo for advisor, ovvero sta definendo algoritmi che sulla base delle domande che hanno individuato essere rilevanti ai fini della costruzione di un portafoglio personalizzato nonché dell’analisi del mercato e dell’attività di ricerca di strumenti finanziari effettuati dall’Ufficio Studi e Ricerche, permettano in pochi istanti al consulente finanziario autonomo o alla Scf di costruire e raccomandare al cliente portafogli completamente personalizzati e che rispettino in pieno la normativa. “Riteniamo indispensabile che l’utilizzo della tecnologia più evoluta debba essere di supporto ad ogni consulente nella costruzione e successivo monitoraggio di portafogli Mifid2 compliant sulla base delle effettive esigenze di ogni cliente”, hanno dichiarato.
Stretta cooperazione
In questo contesto, coloro che si occupano di consulenza finanziaria indipendente devono adattarsi ai mutamenti tecnologici in corso, scegliendo con attenzione sia i propri partner tecnologici sia quelli bancari. La stretta cooperazione tra soggetti che si occupano di consulenza indipendente, software house specialistiche e mondo bancario innovativo, potrà migliorare in modo tangibile i servizi finali per l’investitore e può rappresentare un fattore competitivo importante per l’industria.