Nei primi tre mesi del 2025 l’attività di erogazione di credito al consumo è tornata a mostrare una crescita importante, con i flussi finanziati, in aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nell’ultimo mese la crescita dei flussi mostra un’ulteriore accelerazione (+12%).
Il miglioramento delle erogazioni ha contribuito al recupero della spesa delle famiglie, in particolare quella in beni durevoli rimandata negli anni . Aumentano leggermente, infatti, i ticket medi erogati e le durate contrattuali. Si conferma la multicanalità nella distribuzione del credito al consumo, con un maggiore orientamento, nelle strategie commerciali, verso i canali che intercettano clientela con migliore profilo di rischio, quali i punti vendita convenzionati e gli sportelli bancari.
Nel dettaglio il mercato è stato trainato dai finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto e moto , anche grazie alle offerte a tassi promozionali, sostenendo la ripresa delle immatricolazioni. Anche i prestiti personali, il prodotto che copre la quota maggiore dei flussi di credito al consumo, hanno registrato una decisa crescita per accelerare ulteriormente negli ultimi tre mesi (+11%). Nello specifico, il basso livello dei tassi di riferimento ha favorito una forte concorrenza sul prezzo tra gli istituti eroganti, che hanno contestualmente rinnovato le proposte commerciali, favorendo sia la creazione di nuovo business, sia una intensa attività di refinance.
Per finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni e servizi prosegue anche quest’anno il trend positivo delle erogazioni (+8%) già evidenziato nel corso del 2024. Sulla buona performance incidono in particolare i finanziamenti finalizzati all’acquisto di arredo e di elettrodomestici.
I finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione mostrano una crescita a doppia cifra (+10.3%), dopo l’evoluzione più modesta del 2024. Ancora una volta le erogazioni ai pensionati evidenziano una crescita più vivace rispetto a quelle verso dipendenti pubblici e dei dipendenti privati, con questi ultimi che esprimono la quota minore essendo i più esposti al rischio di perdita di lavoro.
Infine, anche le erogazioni via carte rateali/opzione nel 2025 mostrano una crescita (+7%) più intensa di quella a fine 2024. Nel complesso il comparto è dominato dalle carte opzione – tipologia verso la quale negli ultimi anni si è orientata l’offerta – che crescono a doppia cifra e in accelerazione. Tuttavia, gran parte dei pagamenti effettuati con questa tipologia di carte è regolato a saldo e non si concretizza pertanto in un vero e proprio credito rateale.
I primi 10 mesi del 2024 mostrano una ulteriore riduzione della rischiosità del credito al consumo. Il tasso di default del credito al dettaglio considerato nel suo complesso (quindi mutui immobiliari + credito al consumo) si è infatti attestato all’1,7%, rispetto al 2.3% del 2023.
La contrazione è risultata particolarmente significativa per i prestiti personali, anche per effetto della maggiore conoscenza della clientela affidata e della maggiore partecipazione del canale bancario. La rischiosità per questa forma tecnica è passata dal 3.7% del 2023 al 2,3% del 2024, posizionandosi sui livelli di rischio più contenuti degli ultimi due anni.
I prestiti finalizzati stanno invece mostrando andamenti meno marcati ma anch’essi in contrazione, con un calo del tasso di default di 0.3 punti percentuali rispetto al 2023.