Di Alessandro Bergonzi, Financial Markets content specialist Investing.com Italia
Maggio si è rivelato un mese generalmente positivo per le reti di consulenza finanziaria quotate a Piazza Affari con la sola Azimut che ha chiuso lievemente in calo dopo aver realizzato la performance migliore ad aprile.
Questo mese a trainare il quartetto ci ha pensato Banca Generali con un +4,62% che ha portato il titolo a chiudere maggio a 38,52 euro per azione. Nel complesso, da inizio anno la società guidata dall’ad Gian Maria Mossa ha guadagnato il 14,51% sulla Borsa di Milano.
Al secondo posto tra le reti c’è Banca Mediolanum che ha chiuso maggio con una performance del +3,63% mentre terza si è piazzata Fineco con un +3,13%. Infine, quarta è arrivata Azimut che comunque da inizio anno si mantiene in territorio positivo con un +4,88%.
Banca Generali
Lo scorso 9 maggio Banca Generali ha svelato i numeri di un trimestre record per quanto riguarda le masse totali, in crescita del 13% a 96,8 miliardi, nuovo massimo storico raggiunto grazie agli 1,6 miliardi di euro raccolti tra gennaio e marzo (+8% anno su anno). Inoltre, gli utili nel primo trimestre dell’anno sono saliti del 47% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo quota 122 milioni di euro.
Tanto è bastato a convincere gli analisti a premiare il titolo con revisioni al rialzo. Dopo i conti, Barclays ha portato il target price a 39,30 euro per azione dai precedenti 38,90, Hsbc ha compiuto un passo ancora più lungo alzando il prezzo obiettivo da 35 a 40 euro e Deutsche Bank si è spinta ancora oltre, prevedendo un target di 41,10 euro dai precedenti 36,90.
La Banca è stata così ripagata in Borsa dove ha guadagnato il 4,62% in un mese.
Nel complesso, i 9 analisti intervistati da InvestingPro, credono in un rialzo del titolo nei prossimi 12 mesi, fissando il target price a 39,40 euro per azione. Il Fair Value, invece, ci dice che le azioni di Banca Generali sono valutate equamente con un ribasso del 5,2%.
Banca Mediolanum
Primo trimestre di crescita anche per i conti di Banca Mediolanum che a maggio ha comunicato di aver chiuso il periodo tra gennaio e marzo con 221 milioni di utile, +24% anno su anno. Come conseguenza, gli analisti hanno rivisto al rialzo il target price dell’istituto della famiglia Doris, tra gli ultimi è intervenuto Barclays a portare il prezzo obiettivo da 12,8 euro per azione a 13 euro.
In base al Fair Value di InvestingPro il valore intrinseco del titolo è già contenuto nel prezzo attuale delle azioni, con un ribasso del 3,7%. Al contrario, le previsioni degli analisti fissano il target price mediamente a 12,12 euro per azione, in rialzo rispetto ai 10,55 euro dell’ultima seduta di maggio.
FinecoBank
A maggio Fineco si è dedicata a un’iniziativa “green” per la pulizia dei fondali marini del Golfo della Spezia che ha permesso di rimuovere 1,5 tonnellate di rifiuti dalla zona che ospita la Smart Bay Santa Teresa. Allo stesso modo è stato verde il suo andamento sul Ftse Mib, con la capitalizzazione di mercato che ha superato i 9 miliardi.
Se guardiamo il Fair Value, tuttavia, il titolo FinecoBank è sopravvalutato (-23,9% rispetto ai 14,44 euro per azione della chiusura del 31 maggio). Gli analisti, invece, scommettono ancora sulla società e si aspettano che nei prossimi 12 mesi le azioni possano arrivare a 15,46 euro, in rialzo rispetto ai 14,98 delle previsioni di un mese fa.
Azimut
Maggio è stato mese di bilanci trimestrali anche per Azimut. E anche in questo caso il saldo è positivo, al punto che lo stesso presidente, Pietro Giuliani, si è detto “fiducioso nella capacità non solo di raggiungere, ma anche di superare gli obiettivi fissati per l’intero 2024”, ovvero oltre 7 miliardi di euro di raccolta netta e 500 milioni di utile netto.
In questo caso, però, è mancato il riscontro dei mercati, con le azioni di Azimut che hanno vissuto un maggio debole, chiudendo in sostanziale parità.
Per quanto riguarda il futuro, però, Azimut ha le potenzialità per crescere ancora. Il Fair Value calcolato da InvestingPro ci dice che il valore intrinseco del titolo è leggermente superiore al prezzo attuale e gli analisti fissano il target price a 28,12 euro, circa il 15% in più rispetto alla chiusura del 31 maggio.
Il resoconto delle reti quotate a maggio
Guardando al quadro generale delle prestazioni borsistiche delle reti alla fine di maggio 2024, FinecoBank è sempre in testa per capitalizzazione di mercato, che va oltre i 9 miliardi, mentre è Azimut, secondo gli analisti, il titolo con maggiori possibilità di crescita nei prossimi mesi 12 mesi (+15%).
Da inizio anno la performance sui mercati è positiva per tutti e quattro i titoli: Banca Mediolanum ha guadagnato più di tutti (+23,62%), al secondo posto c’è Banca Generali (+14,51%), seguono FinecoBank (+9,27%) e Azimut (+4,88%).
Per maggiori approfondimenti vi invitiamo ad andare sul sito Investing.com