“Carenza o inidoneità della compensazione”. Così è stata bloccata la patrimoniale
E dunque niente più aliquota progressiva minima dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500 mila e un milione di euro
Si parlava dunque di un prelievo dello 0,2% per i patrimoni compresi tra i 500mila e un milione di euro (nel calcolo sarebbero compresi anche i beni immobili). Si passava poi allo 0,5% per quelli compresi tra un milione e 5 milioni di euro, all’1% per quelli tra 5 milioni e 50 milioni di euro e, infine, al 2% per quelli superiori. Per il 2021, invece, era prevista un’aliquota del 3% per i patrimoni superiori al miliardo di euro. Ma non finiva qua perché l’emendamento prevedeva anche, per i patrimoni all’estero, “suscettibili di produrre redditi imponibili in Italia”, multe dal 3% al 15% dell’importo nel caso in cui non venissero dichiarati sul 730.
Una fine già preannunciata, d’altra parte la maggioranza si era già espressa negativamente su questa proposta. “E’ il momento di tagliarle le tasse, non di aggiungerne – ha dichiarato Laura Castelli, viceministro dell’Economia e delle Finanze – Ci sono oltre una ventina di piccoli prelievi fastidiosi, inutili e che pesano sulla burocrazia e le tasche di cittadini e imprese. Imposte, tasse, diritti che rappresentano burocrazia e ingiustizie. Vanno dalla tassa di laurea all’imposta sugli intrattenimenti, dalla tassa regionale di abilitazione all’esercizio professionale alle addizionali sui canoni per le utenze di acque pubbliche. Sono tasse da cancellare, con un colpo di spugna. Iniziamo da lì subito. Altro che patrimoniale!”.
A chiarire ancora una volta che il governo, almeno per il momento, non sarebbe intenzionato a dare il via a questo genere di prelievo è anche il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Francesco Boccia, che a Rai News 24 aveva specificato come la patrimoniale non fosse in nessun programma e non fosse mai stata fatta una proposta in tal senso. “Il dibattito va sempre bene, certo, stiamo parlando però di un emendamento di due parlamentari. Noi siamo per la riduzione delle tasse sul lavoro e per la lotta all’evasione fiscale. Poi parlarne ora in piena crisi sanitaria non mi sembra il caso”, ha commentato.
Dunque si è passati dalle parole hai fatti. Accanto alla patrimoniale la commissione Bilancio ne ha bocciate altre 2500 tra le 6842 presentate. In particolare sono state fermate 1.100 in ragione della materia trattata e 1.393 per le mancanze di coperture.