Bermuda introdurrà un’imposta per colpire le grandi società multinazionali che nascondono la loro ricchezza nel settore dei servizi finanziari
Il governo di Bermuda intende introdurre la legge nel 2025, dopo aver concluso una serie di consultazioni pubbliche all’interno della comunità
Non ci sono più i paradisi fiscali di una volta! Questo è quello che potrebbero dire molte multinazionali (e non) che da qualche tempo, grazie agli sforzi compiuti dall’Ocse ma anche dall’Unione europea, si stanno confrontando con giurisdizioni, una volta assolutamente compiacenti, sempre meno inclini ad agevolare il trasferimento di capitali o la segretezza dei dati.
È questo il caso che, da ultimo, ha coinvolto l’arcipelago delle Bermuda, noto per essere uno dei più vantaggiosi paradisi fiscali per le multinazionali. Non è un caso se, tra le altre, anche Google ha spesso beneficiato, attraverso shell companies, delle politiche di Bermuda per trasferire ingenti capitali e fruire così di un’imposizione fiscale notevolmente più bassa (se non pari a zero) rispetto a quella imposta nel paese di residenza.
Le Bermuda sono state fino ad ora molto popolari tra le imprese statunitensi che cercavano di ridurre il loro carico fiscale attraverso il “profit-shifting“.
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Quali novità?
A partire dal 2025 Bermuda si è impegnata a introdurre un’imposta minima sui redditi delle società, adeguandosi alle ultime direttive Ocse.
L’imposta colpirà le aziende che, attraverso società controllate, raggiungono la soglia di almeno 750 milioni di euro di fatturato integrando il 2° pillar della riforma del fisco internazionale voluta dall’Ocse e sponsorizzata dagli Usa.
La proposta porrebbe fine alla politica dell’imposizione pari a zero fino ad ora attuata per le società multinazionali.
Affianco all’implementazione di questa nuova imposta, tuttavia, Bermuda prevede di introdurre anche una serie di detrazioni a favore delle imprese.
Cos’è un paradiso fiscale?
È bene ribadire che per paradiso fiscale si intende una giurisdizione caratterizzata da una politica fiscale particolarmente vantaggiosa per imprese o individui che, tuttavia, pone in essere pratiche fiscali e finanziarie scorrette a danno degli altri Stati.
Inoltre, dal punto di vista del segreto finanziario, spesso i paradisi fiscali risultano attrattivi per via della propensione a non condividere con le autorità giudiziarie straniere informazioni rilevanti.
Dove si trovano le Bermuda?
Le Bermuda sono un territorio britannico d’oltremare situato nell’Oceano Atlantico settentrionale, popolato da appena 65 mila abitanti.
Si tratta di una giurisdizione che insieme alle Isole Cayman ha fatto, per molto tempo, della politica fiscale favorevole uno dei suoi principali business.