È possibile suddividere i mercati rialzisti in due categorie: strutturali (di lungo termine) o ciclici (fasi rialziste all’interno di un mercato generalmente ribassista)
Il prezzo attuale potrebbe indicare una fase rialzista più lunga e sostenuta, simile a quella strutturale del periodo dal 2001 al 2008
Questo comporta una scelta precisa in termini di investimento nel più classico dei beni rifugio
Oro: cosa scegliere fra lingotti e titoli auriferi? Un confronto temporale
È possibile suddividere i mercati rialzisti in due categorie. La prima è strutturale, ovvero di lungo termine. La seconda è ciclica, ovvero una fase rialzista all’interno di un mercato generalmente ribassista. Prima di superare quota $ 1.400 l’oncia (31,1035 grammi) nel mese di giugno, l’oro sembrava avviato a replicare in chiave tecnica una fase rialzista simile, durata 36 mesi, a cavallo tra il 1993 e il 1996. Il prezzo attuale, tuttavia, ossia $ 1.500 l’oncia, potrebbe indicare una fase rialzista più lunga e sostenuta. Quindi forse più simile a quella strutturale che ha interessato il mercato dell’oro dal 2001 al 2008.
Le passate fasi rialziste del mercato dell’oro sono state estremamente diverse le une dalle altre
Storicamente, in media i titoli auriferi hanno sovraperformato il metallo durante le passate fasi rialziste dell’oro. Questo, sia nei periodi di rialzo strutturali che in quelli ciclici. Ciò normalmente accade poiché la leva sugli utili e sulle risorse conferisce loro una caratteristica discrezionale rispetto all’oro.
In passato, i titoli auriferi hanno sovraperformato l’oro durante le fasi rialziste del mercato
La principale differenza però tra l’ultima fase rialzista (2008-2011) e quella odierna è dovuta agli sforzi compiuti da queste società per ridurre i costi e la spesa in conto capitale. E soprattutto per evitare gli errori del passato. Come ad esempio quello di “coprire” la propria produzione, ossia acquistare future per assicurare la vendita dell’oro estratto a un prezzo fissato e futuro, in un contesto caratterizzato dal rialzo dei corsi dell’oro. Per le società di estrazione senior o mid-tier, tali iniziative potrebbero tradursi in un incremento del free cash flow di quasi il 60%, in media, a fronte di un aumento del prezzo dell’oro da $ 1.400 a $ 1.600. E VanEck ritiene che oggi questo spinga in favore dei titoli auriferi, piuttosto che dei lingotti.