Nel Ddl Made in Italy sono previste misure volte a promuovere i prodotti d’eccellenza e di sostegno alle imprese
Vi sarà un supporto al settore fieristico e strumenti di tutela di alcuni esercizi commerciali i quali su richiesta potranno ottenere una vera e propria certificazione Made in Italy da parte di un ente accreditato
È stato di recente pubblicata la bozza del testo del disegno di legge volto a promuovere la tutela e la valorizzazione del Made in Italy. Si attende l’approvazione entro la fine del 2023.
Made in Italy: cosa potrebbe cambiare?
Di seguito si portano in evidenza i punti principali del testo, in particolare le disposizioni tese a valorizzare dal punto di vista economico, e non solo, eccellenze italiane, in Italia e all’estero.
La giornata nazionale del Made in Italy
Nel testo si individua il 15 aprile di ciascun anno come giorno per celebrare la “Giornata nazionale del Made in Italy”, al fine di valorizzare la creatività e l’eccellenza italiana e sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti dei temi della promozione e tutela del valore e delle qualità peculiari delle opere dell’ingegno e dei prodotti italiani.
Investimenti
Come si evince dal Ddl, Il Ministero dell’economia e delle finanze è autorizzato ad investire nel capitale di imprese nazionali ad alto potenziale o di imprese nazionali che, in ragione della rilevanza sistemica già raggiunta, possano generare importanti esternalità positive per il Paese e ridurre i costi di coordinamento tra gli attori delle filiere coinvolte.
L’investimento è realizzato per il tramite dell’acquisto o della sottoscrizione di azioni o altri strumenti finanziari dei veicoli societari o fondi di investimento.
Al fine di massimizzare e favorire la gestione sinergica delle risorse, possono altresì partecipare ai veicoli societari, ai fondi e agli strumenti di coinvestimento, altri investitori, diversi dalle persone fisiche, ivi incluse le associazioni e le fondazioni.
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Per assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie imprese e far fronte alle difficoltà connesse al progressivo incremento dei tassi di interesse, l’autorizzazione di spesa è integrata di 274 milioni di euro per l’anno 2023.
Trasferimento generazionale delle competenze
Al fine di favorire il passaggio di competenze e di abilità tra generazioni, i datori di lavoro privati con un numero di dipendenti non inferiore a cinquanta unità, possono stipulare tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, con un lavoratore andato in pensione da non oltre due anni, un contratto di durata massima di 24 mesi, in forza del quale quest’ultimo si impegna a svolgere, presso l’azienda, attività di tutoraggio, per un massimo di 60 ore mensili, in favore di giovani, di età inferiore a 30 anni, assunti, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ad esclusione del contratto di apprendistato, anche a seguito di trasformazione del rapporto di lavoro a tempo determinato, dal medesimo datore di lavoro contestualmente alla sottoscrizione del predetto contratto di tutoraggio. Il limite di età è elevato a 35 anni qualora si tratti di giovani laureati.
Il contrassegno del Made in Italy
Viene adottato un contrassegno ufficiale di attestazione dell’origine italiana delle merci da solo o in congiunzione con la dizione «Made in Italy», ai fini della tutela e promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni prodotti nel territorio nazionale e di un più efficace contrasto alla falsificazione le imprese che producono beni sul territorio nazionale.