Sono sempre di più gli investitori che puntano sui certificati di investimento per battere l’inflazione e per diversificare il portafoglio. In uno scenario di mercato rialzista caratterizzato da un’alta incertezza sul breve periodo, i certificates offrono rendimenti potenziali interessanti, grazie a cedole periodiche anche a doppia cifra, così come ampia protezione, in virtù di barriere profonde fino al 40%. Nel settore dei certificates l’innovazione gioca un ruolo chiave e, in tal senso, Leonteq – emittente svizzera quotata sulla borsa di Zurigo – ha introdotto sul mercato i primi certificates che pagano cedole su base settimanale. Si tratta di un prodotto pensato per chi desidera avere la possibilità di incassare flussi cedolari ancora più frequentemente. Rispetto ai tradizionali certificates con cedole mensili o trimestrali, l’osservazione cedolare avviene, così come il pagamento delle cedole stesse se dovuto, su base settimanale. Ciò quindi non solo incrementa la frequenza dei pagamenti, ma aumenta anche la probabilità del pagamento di eventuali cedole in memoria dato il più alto numero di osservazioni.
Leonteq, inoltre, si distingue per la proposta di certificati d’investimento low barrier, ossia con barriere decisamente ampie, in grado di proteggere l’investitore anche in caso di ribassi dei sottostanti nell’ordine del 50 o 60%. Grazie a queste strutture decisamente difensive, l’investitore incassa le cedole anche a fronte di cali significativi dei sottostanti: per esempio nei certificates con barriera al 40% è sufficiente che non vi siano crolli di uno dei sottostanti pari o superiori al 60%. Anche la protezione del capitale è condizionata a barriere di uguale ampiezza.
Fra le altre soluzioni di investimento per puntare sul rendimento, troviamo i certificates softcallable. Si tratta di prodotti che offrono una cedola condizionata pagata periodicamente qualora ci sia un rialzo o un moderato ribasso, fino al livello barriera della cedola. Ad ogni data di osservazione softcall l’emittente ha il diritto, ma non l’obbligo, di richiamare i prodotti a sua discrezione. Questa opzione permette a Leonteq di offrire cedole superiori ai tradizionali certificati autocallable, massimizzando il rendimento.
La diversificazione può essere perseguita anche a livello di asset class, con soluzioni legate al mondo delle materie prime, come l’Express Autocallable con WTI e Brent come sottostanti. Con questo certificato l’investitore incassa cedole mensili dell’1% fino a un massimo del 12% per anno, a patto che nessuno dei sottostanti perda il 40% o più dai prezzi di osservazione iniziali. Alla scadenza il capitale è integralmente protetto fino a ribassi del -40% (viceversa si ha una partecipazione lineare alla performance del peggiore dei due sottostanti).
Infine, quando si parla di certificati di investimento, la solidità dell’emittente non è un elemento da trascurare. A tal proposito, Leonteq ha riportato un bilancio 2022 solido con un incremento del 9% dell’utile operativo totale rispetto all’anno precedente, per un totale di 456,4 milioni di franchi svizzeri. Sul panorama nazionale, agli ultimi Italian Certificates Awards, l’emittente svizzera si è aggiudicata il premio per il miglior certificato yield enhancement ed il miglior certificato a capitale protetto condizionato, ottenendo anche la seconda posizione nella classifica relativa ai migliori certificati a capitale protetto.
La lista aggiornata delle emissioni di Leonteq è disponibile su certificati.leonteq.com. Per ricevere aggiornamenti settimanali è possibile iscriversi alla newsletter gratuita realizzata dall’emittente per gli investitori.