Il ministro delle finanze svedese, Bolund, ha spiegato come sarà valutata l’introduzione della valuta digitale a fine novembre 2022
I test saranno condotti da un gruppo di studio guidato da Anna Kinberg Batra
Il pensare alla valuta digitale non risulta essere cosi strano per la Svezia. Anche perché basti pensare che nel Paese meno del 10% dei pagamenti per qualsiasi tipo di transazione commerciale avvengono per mezzo di moneta fisica. La Svezia già da diversi anni è considerato uno dei paesi europei più digitali (sui pagamenti). Secondo la Banca dei regolamenti internazionali (Bri) di Basilea la giurisdizione è il paese con l’economia cashless più sviluppata al mondo in termine di percentuale dell’impiego di moneta elettronica sul Pil. La Riksbank, ha inoltre sottolineato come la sostituzione della moneta fisica con quella elettronica ha subito una ulteriore accelerazione a causa della pandemia. Adesso però la Svezia è pronta ad un altro passo in avanti: introdurre per prima una moneta digitale basata su protocolli internet, al pari di Bitcoin, Ethereum, Dash, Ripple e altre.
L’introduzione della moneta digitale dovrà però non solo essere approvata dal punto di vista politico ma essere accessibile a tutti. E dunque significa che non bisogna lasciare indietro nessuno, neanche i più “fragili” e meno avvezzi alla tecnologia. “ è importante il mercato dei pagamenti digitali possa funzionare in assoluta sicurezza e che sia accessibile a chiunque. Infatti a seconda di come la moneta digitale viene progettata e a seconda delle tecnologie utilizzate le conseguenze sul sistema finanziario possono essere di enorme portata”, sottolinea Bolund.