Diamanti in crisi, faro su De Beers
I diamanti sono i migliori amici delle ragazze, cantava Marilyn. Degli investitori, non è detto. Il colosso De Beers sta registrando un calo del 22% nelle vendite rispetto all’anno precedente (1,95 miliardi di dollari al 31 luglio 2024) con un volume in calo del 26% a 12,7 milioni di carati. Come ha dichiarato l’amministratore delegato Al Cook inoltre, la compagnia continua ad accumulare scorte: la produzione ha superato le vendite di circa 624.000 carati nel primo semestre 2024.
Ora, si deve correre ai ripari. Oltre a permettere ai grossisti di acquistare meno, De Beers ha ridotto il suo programma di produzione per il 2024: dai 26-29 milioni di carati previsti, è passata a 23-26 milioni di carati. Si pensi però che nel 2023 ha recuperato 31,8 milioni di carati, che erano già il minimo storico. I dati sono quelli di Rapaport.
Diamanti, dai minimi del 2023 la produzione cala ancora (come i prezzi)
La produzione totale è scesa dell’8%, a 111,5 milioni di carati nel 2023, secondo i dati pubblicati dal Kimberley Process (KP) a luglio. È il livello più basso mai registrato da quando l’ente ha iniziato a pubblicare i dati, circa 20 anni fa (non si considera nel computo il 2020, quando le miniere sono state costrette a chiudere per il Covid-19). In termini di valore, la produzione è scesa del 20%, a 12,73 miliardi di dollari, mentre il prezzo medio è diminuito del 14% a 114 dollari per carato.
Chi ha pesato di più sul calo dei diamanti e la loro crisi?
Russia, Sudafrica, Repubblica Democratica del Congo (RDC) sono stati i paesi che maggiormente hanno influito sul calo della produzione e del valore. La produzione della Russia è scesa dell’11% (di 4,6 milioni di carati). Quella del Sudafrica è calata di 3,8 milioni rispetto al 2022, mentre quella della RDC è diminuita di 2,4 milioni di carati. La Russia ha subito le limitazioni legate alla guerra in Ucraina, ma nonostante le sanzioni, è riuscita a esportare l’87% della sua produzione (dati sempre KP). Negli ultimi 20 anni, la media era stata del 92%.
Il Sudafrica ha risentito di fattori operativi, a causa del calo previsto nel giacimento Venetia di De Beers. Tuttavia, la contrazione complessiva dell’offerta riflette il crollo della domanda nel 2023. Le importazioni di grezzo in India sono diminuite dell’11% in volume e del 23% in valore, (dati Gem & Jewellery Export Promotion Council – GJEPC).
La stagnazione degli scambi prosegue nel 2024
Gli acquirenti si stanno dimostrando cauti anche nel 2024. La domanda al dettaglio è fiacca soprattutto a causa del rallentamento dell’economia cinese, che rende quei consumatori meno desiderosi di acquistare gioielli. Risultano cauti anche gli statunitensi. L’unico mercato che mostra segni di crescita e ottimismo è – non a sorpresa – quello indiano. Le compagnie continuano dunque a detenere grandi scorte, rifiutando di approvvigionarsi dai minatori, i quali a loro volta stanno rimandando le vendite. De Beers comunica: «Le previsioni di produzione per il 2024 sono state riviste, in quanto l’azienda reagisce al prolungato periodo di calo della domanda, ai livelli più alti del normale di scorte nel midstream e alla concentrazione sul capitale circolante». Petra Diamonds ha aggiunto di confidare nella disciplina dell’offerta, unita a una ripresa della domanda durante le festività natalizie.
I diamanti sintetici
Il settore dei diamanti sintetici ha sottratto circa 7 miliardi di dollari in introiti per il mercato dei diamanti naturali nel 2023. La stima è di De Beers, che ha siglato accordi per sensibilizzare il mercato sui diamanti naturali negli Usa, in Cina e in India (con Signet Jewelers, Chow Tai Fook e GJEPC).
Miniere che si esauriscono, miniere che nascono
Inoltre, diverse miniere chiave sono prossime alla fine del loro ciclo di vita. Tra queste c’è l’impianto di Diavik in Canada, che dovrebbe cessare la produzione commerciale nel 2026. Diverse attività minori sono state messe ko dalla crisi, come la miniera di Renard in Canada. Allo stesso tempo, solo l’Angola risulta essere il territorio più promettente per nuovi ritrovamenti di diamanti. Il ceo di De Beers afferma di aspettarsi una ripresa a U. Quanto sarà larga la U? È questa la vera questione: per quanto tempo durerà la stagnazione della domanda? Ha senso investire adesso?