I primi tre giorni di marzo saranno stipati di aste blue chip a Londra, con le maggiori case d’asta a contendersi il primato delle aggiudicazioni a colpi di super star. Su tutti, i grandi classici dei top lot, ovvero Picasso e Monet, in gara con pregevolissimi pezzi tanto da Christie’s che da Sotheby’s.
Quest’ultima in particolare, dopo aver annunciato di offrire tre Banksy dalla collezione di Robbie Williams nella sua
Modern & Contemporary Evening Auction, ha comunicato che saranno della partita anche un raro esemplare della serie delle ninfee di Monet e un conturbante Picasso,
Buste de femme accoudée (busto di donna appoggiato sul gomito), dipinto cruciale nella vita sentimentale dell’artista.
L’opera, monocromatica come Guernica (1937), raffigura due dei suoi amori. Si tratta di un quadro elegante, nei toni del grigio, mai apparso sul mercato: faceva parte della collezione e quindi dell’eredità dello stesso artista. La valutazione è in 10-15 milioni di sterline, ma è prevedibile che il pezzo di aggiudicazione possa essere decisamente più elevato.
![La duplice donna di Picasso dopo i Banksy di R. Williams]()
Concluso il 31 dicembre 1938, testimonia l’evoluzione del rapporto del pittore con la sua giovane musa Marie-Thérèse Walter, di cui all’epoca era ancora innamorato. Dalla creazione artistica tuttavia comincia ad emergere la presenza silenziosa della sua successiva fiamma, la fotografa Dora Maar, “visibile” nello sdoppiamento dell’identità del busto di donna. Il genio malagueño mette in conflitto sulla tela le caratteristiche delle due amate. Le sfumature di grigio rivelano la duplice identità della modella, ma non del tutto, e lo sguardo dell’osservatore esperto resta dubbioso. Nel pedigree dell’opera si annovera la mostra 2012-2013 tenuta al Solomon R. Guggenheim Museum, “Picasso: Black and White”.
Il dipinto del maestro di Giverny invece proviene da una collezione giapponese, apparso in asta l’ultima volta oltre quarant’anni fa. La stima di partenza si aggira fra i 15 e i 20 milioni di sterline.
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Questo esemplare delle ninfee del pittore impressionista fu dipinto nel suo buen retiro di Giverny fra il 1914 e il 1917 e mostra la progressione dell’artista verso l’astrazione. La critica considera la serie dei gigli d’acqua di Claude Monet come il suo maggior risultato in campo artistico, un ponte verso gli sviluppi dell’espressionismo astratto. Acquistato dal presente proprietario in asta nel 1978, il dipinto non è più apparso in alcuna mostra dal 1995.

Un’altra chicca dell’asta sarà un gioioso quadro di Vincent van Gogh, Eglogue en Provence – un couple d’amoureux (del marzo 1888 – stima: 7-10 milioni di sterline). Si tratta di un’opera dipinta nel mese successivo all’arrivo di Vincent ad Arles: i suoi colori vividi – esito dell’incontro con la luce provenzale – ricreano la passeggiata di una coppia lungo gli argini di un fiume. Anche il termine egloga, con il suo rimando agli idilli rurali del poeta romano Virgilio, riecheggia luminosità e spirito mediterraneo.
Questi tre pezzi vanno ad aggiungersi agli altri già annunciati per la stessa seduta: i cinque Monet provenienti dalla stessa collezione, L’impero delle luci di Magritte, i tre Bansky della popstar Robbie Williams.
I primi tre giorni di marzo saranno stipati di aste blue chip a Londra, con le maggiori case d’asta a contendersi il primato delle aggiudicazioni a colpi di super star. Su tutti, i grandi classici dei top lot, ovvero Picasso e Monet, in gara con pregevolissimi pezzi tanto da Christie’s che da Sotheb…