Due tycoon indiani hanno superato Jack Ma e compagnia per ricchezza. Lo riporta la classifica dei miliardari di Bloomberg
Mukesh Ambani (84 miliardi di dollari) è l’uomo a capo della conglomerata Reliance Industries e la 12esima persona più ricca al mondo. Gautam Adani (78 miliardi di dollari) è il re delle infrastrutture indiane
L’aumento delle fortune dei due non si deve solo al balzo del Nifty 50
Adani (78 miliardi di dollari) invece è il re delle infrastrutture indiane. Ma non è solo agli autogol di Pechino che si deve l’aumento delle fortune dei due imprenditori. La pandemia ha infatti esacerbato la già diseguale struttura economica del subcontinente indiano, falcidiando le aziende minori e lasciando poca scelta agli investitori internazionali su dove dirigere i loro capitali.
Nonostante la disastrosa situazione covid, il Nifty 50 (l’indice indiano delle cinquanta imprese indiane quotate a maggior capitalizzazione) è aumentato del 10% dai minimi di aprile. È il principio anticipatore della finanza, che si fa antesignana della ripresa. Saurabh Mukherjea, fondatore della Marcellus Investment Managers dice al FT che l’ascesa dei due si deve a una sempre maggior polarizzazione dei profitti nell’economia indiana, grazie non solo al mercato azionario ma anche a un sapiente mix di venture capital e private equity. Gli industriali attualmente dominanti nella Tigre asiatica sono definiti “promotori”. Specifica l’analista: «Se prima la loro influenza si limitava a livello regionale, adesso si estende a livello nazionale».
In Cina, l’uhnwi numero uno adesso è Zhong Shanshan (71 miliardi di dollari), fondatore della Nongfu Spring (acqua in bottiglia). Seguono Pony Ma (Tencent) e Jack Ma (Alibaba) con 61 e 50 miliardi di dollari rispettivamente. Di seguito il grafico del FT elaborato sui dati Bloomberg: