Biden spinge sull'energia solare: come esporsi al settore

Gli ambiziosi piani delineati dal Dipartimento dell'Energia Usa metteranno una forte pressione sulle aziende americane attive nell'energia solare, che dovranno aumentare decisamente la produzione
Dopo il crollo dei mercati dovuto alla pandemia le azioni legate al fotovoltaico hanno ampiamente sovraperformato gli indici di riferimento. La crisi delle materie prime ha contribuito a frenare la corsa dopo le prime settimane di quest'anno
Ecco quali sono le azioni del settore più popolari nei fondi tematici e fra gli hedge fund
La realizzazione di questa transizione verde comporterà il raddoppio della capacità solare installata ogni anno per i prossimi quattro anni, per poi raddoppiare ancora entro il 2030. Il presidente Biden, che aveva fatto dell'agenda climatica uno dei tratti distintivi della campagna condotta contro il suo predecessore, aveva già annunciato altri ambiziosi target – tra cui l'obiettivo di portare le auto elettriche al 50% della quota di mercato entro il 2030.
Secondo i dati più aggiornati dell'Agenzia internazionale dell'energia, quasi l'80% dell'energia consumata negli Stati Uniti (e il 70% di quella prodotta) deriva ancora dal gas naturale, dal petrolio e dal carbone.
La riduzione del costo dei pannelli solari, ha affermato il Dipartimento dell'Energia, sarà una delle premesse fondamentali per la realizzazione del progetto: già entro il 2035 il 40% dell'elettricità prodotta negli Usa dovrebbe arrivare dai pannelli solari.
Energia solare e mercati, da dove cominciare
La portata delle ambizioni statunitensi sull'energia solare eserciteranno una forte pressione sui produttori di pannelli fotovoltaici e su tutta la catena di fornitura. Il mercato ha avuto una prima reazione immediata nel giorno dell'annuncio. FirstSolar, una società del settore basata in Arizona e quotata al Nasdaq ha avuto un balzo intraday del 5,56%; altre società Usa attive nel settore, come Renesola, al contrario, hanno chiuso in forte ribasso dopo un primo spunto positivo.
La rotta politica impostata sul fotovoltaico negli Stati Uniti potrebbe favorire il giro d'affari delle società attive nel settore, che già hanno fortemente aumentato il proprio valore in seguito alla pandemia. Per provare a tastarne il polso possiamo fare riferimento al fondo tematico Invesco Solar ETF, che dal gennaio 2020 all'8 settembre 2021 ha registrato una performance vicina al 165%, contro il +40,35% messo a segno dal Russell 1000 e il +38,25% dello S&P 500.
Molte delle principali realtà dell'industria solare, così come gli indici diversificati, hanno però sofferto dall'inizio del 2021. In questo periodo, infatti, il Solar Energy Index ha ceduto il 17,44%.
L'esposizione a questo settore, insomma, si è rivelata particolarmente volatile, complici anche i rincari che hanno interessato alcuni dei materiali necessari nella produzione dei pannelli. L'alluminio ha toccato un nuovo massimo decennale a inizio settembre, in un rally che dura ininterrotto dall'aprile 2020; ad agosto, invece, il silicio cinese aveva raggiunto i massimi storici. Al calo subito negli ultimi mesi potrebbe aver contribuito anche la vertiginosa corsa che aveva contraddistinto il settore nel 2020.
A fine giugno la testata specializzata in fondi hedge Insider Monkey aveva stilato una lista dei titoli legati all'industria fotovoltaica più diffusi in questa categoria di fondi, particolarmente attivi nella selezione delle migliori opportunità offerte dal mercato. In cima alla classifica svettava Enphase Energy (Nasdaq), posseduta da 49 fondi hedge (per un controvalore di 800 milioni di dollari). Seguono, fra i titoli del settore preferiti dagli hedge funds, Vistra Corp (Nyse, posseduta da 46 fondi); Sunrun Inc. (Nasdaq, 41 fondi); SolarHedge (Nasdaq, 32 fondi) e Brookfield Renewable (Nyse, 24 fondi).
Di seguito, infine, le prime cinque azioni che compongono il Mac Solar Index.