Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione 10 milioni di euro per promuovere la nascita o la trasformazione di società benefit
Costituire una società benefit permette di accedere a fondi e agevolazioni
Le società benefit possono essere società di persone, di capitali, cooperative e, come tali, seguiranno integralmente la disciplina che governa il modello societario prescelto, salvo per il fatto che, a partire dall’oggetto, sarà necessario indicare in che modo si intende perseguire l’ulteriore finalità del beneficio comune.
Anche la denominazione sociale, se si tratta di società benefit, potrà cambiare. Infatti, le società che nascono benefit o che lo diventano, possono introdurre accanto alla denominazione sociale di riferimento anche la sigla SB, che sta per società benefit. Le società preesistenti che, appunto, non nascono benefit possono diveltarlo a patto di adattare conseguentemente l’atto costitutivo e lo statuto.
Il perseguimento del beneficio comune non può essere soltanto un obiettivo teorico ma, al contrario, deve declinarsi nella pratica.
A tal proposito, il mancato raggiungimento delle finalità di vantaggio comune può dar vita a ipotesi di responsabilità della società o dei soggetti chiamati a supervisionare le modalità di gestione; gestione che deve sempre garantire un bilanciamento tra gli interessi dei soci e gli interessi della collettività e delle parti interessate dall’attività di impresa.
Per dare contezza di quanto, nelle società benefit, sia rilevante il raggiungimento dei benefici comuni basti pensare al fatto che annualmente dovrà essere predisposta una relazione sullo stato di avanzamento delle attività svolte per raggiungere gli obiettivi di vantaggio sociale.
Più nel dettaglio, è previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta nella misura del 50% dei costi di costituzione o trasformazione in società benefit, che copre anche le spese notarili e di iscrizione nel registro delle imprese nonché i costi inerenti all’eventuale consulenza professionale. L’importo massimo utilizzabile in compensazione è fissato in 10.000 euro per ciascun contribuente.