Il gruppo distribuisce tra il 25% e il 30% del flusso di cassa annuale atteso, attraverso una combinazione di dividendi e buyback.
Il Global Gas & Lng portfolio ha decuplicato l’utile operativo da 66 a 673 milioni di euro nel quarto trimestre 2023
Gas e petrolio non stanno sostenendo i conti di Eni che, tuttavia, grazie anche ai business legati alla transizione energetica ha una situazione economica robusta. Prospettive di crescita e dividendi sono insomma confermati, e in tendenziale aumento, e la prossima strategy di metà marzo potrebbe riservare qualche sorpresa. Questo titolo risulta essere interessante rispetto ai concorrenti anche perché è a sconto del 30%. Una percentuale elevata che prospetta una crescita su cui poter puntare. Con una performance in Borsa che oscilla tra i 14 e i 15 euro, Eni ha dimostrato risultati superiori rispetto a molti suoi concorrenti. Inoltre, il multiplo P/E a sconto rispetto al settore rende il gruppo un’opzione attraente per gli investitori. Soprattutto per coloro che vogliono cavalcare la transizione energetica
Plenitude ed Enilive, doppio upside
Gli analisti si aspettano ulteriori catalizzatori a sostegno delle azioni. Tra questi, ci sono i business che riguardano le società green del gruppo. Plenitude che è la società di produzione di energia rinnovabile ed Enilive, attiva nei business dei biocarburanti e dei servizi di mobilità. Le attenzioni sono per la probabile quotazione di Plenitude nel corso dell’anno, e per l’ingresso di un nuovo socio in Enilive.
Ma il mercato scommette anche su un rapido sviluppo del gnl, il gas naturale liquefatto, soprattutto in Congo e Indonesia, e dei progetti Ccs per la cattura e lo stoccaggio della CO2, che dovrebbero generare rendimenti interessanti. I dati operativi indicano una produzione in crescita del 6% oltre quota 1,7 milioni di boe (barili equivalenti) al giorno, rispetto a quella di 1,63 boe del trimestre precedente. Il saldo per l’intero anno è di 1,655 milioni al giorno, con un lieve aumento del 3% sul 2022. Eni sottolinea, inoltre, la performance record della Ggp (Global Gas & Lng portfolio) che ha decuplicato l’utile operativo da 66 a 673 milioni di euro nel quarto trimestre e raggiunto un incremento di quasi il 60% anno su anno, a 3,2 miliardi di euro. Il gruppo attribuisce l’impennata all’ottimizzazione del portafoglio di gas naturale e gas naturale liquefatto e ai benefici derivanti dalle rinegoziazioni contrattuali
La remunerazione
Per quanto riguarda il dividendo, gli analisti di Bofa non si aspettano che Eni modifichi la propria politica distribuzione nel 2024. Il gruppo distribuisce tra il 25% e il 30% del flusso di cassa annuale atteso, attraverso una combinazione di dividendi e buyback. La cedola complessiva per il 2023 è di 0,94 euro per azione, in aumento del 7% rispetto al 2022, e viene pagata in 4 rate trimestrali.
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Il modello
Il gruppo ha un modello che si basa in particolare su:
1-Diversificazione del mix energetico
2-Diversificazione geografica
3-Sviluppo di nuove tecnologie
4-Ruolo centrale del gas nella transizione energetica
5-Nuovo modello industriale e finanziario
6-Rapido time to market.
Perché investire
Investire nel titolo può essere dunque interessante per una molteplicità di fattori:
-il titolo è a sconto
-il dividendo è garantito
-il gruppo mostra resilienza ai fatti geopolitici
– la strategy di metà marzo può incrementare gli acquisti
-si tratta di una società con un crescente business verde e con obiettivi di decarbonizzazione