È con un ritratto di Cecil Beaton del 1953 che Queen Elizabeth II (1926-2022) entra nella storia iconografica del XX e del XXI secolo. Quella fotografia ritraeva la sovrana in veste di rappresentante suprema del regno, unitamente a tutte le insegne ufficiali: Corona Imperiale, globo, scettro, mantello di ermellino. Ma era solo l’inizio.
Quello che per forza iconografica è stato uno dei volti simbolo del Novecento al pari di Marilyn o Che Guevara doveva ancora vivere la sua vita nell’arte.
1. La più anticamente istituzionale
Cecil Beaton
2. L’autentico spirito punk inglese: la più anticonformista
Il battesimo più anticonformista fu quello punk di Jamie Reid, che nel 1977 – anno del giubileo d’argento della regina – realizzò la celebre copertina per l’album God Save the Queen dei Sex Pistols.
Jamie Reid, God Save The Queen
3. La più pop
È del 1985 l’opera di Andy Warhol Reigning Queens, serigrafia dedicata a quattro regine in cui Elizabeth – no need to say – spicca sulle altre.
Andy Warhol
4. Il più irriverente
Uno dei ritratti più geniali di Elisabetta resta però quello di Lucian Freud. Il nipote del padre della psicanalisi riesce a condensare in soli 23,5 x 15,2 cm l’aspetto più pensoso e austero della regnante, gravido di ombre e increspature. Era il 1991.
Lucien Freud
5. Il più etereo
La cupezza si squarcia – a partire dal titolo – con l’eterea fotografia Lightness of Being di Chris Levine, del 2004.
Chris Levine
6. Il più coloniale
L’anno successivo (2005) l’effigie della sovrana esce dal bidimensionale per diventare una scultura creata in tecnica mista: Koh-i-Noor di Hew Locke. Il riferimento è al celeberrimo diamante della Corona sottratto all’india dalla Gran Bretagna al culmine della sua potenza coloniale.
Hew Locke
Poteva mancare il ragazzo terribile Banksy? No di certo. Il misterioso artista di Bristol ha immortalato nella sua città la sovrana con un graffito che omaggia al contempo David Bowie: la regina in questo caso ha il trucco di Ziggy Stardust.
7. Il più street
Banksy
Risale invece al 2007 lo splendido servizio fotografico di Annie Leibovitz (foto apertura e chiusura, ndr): un album di scatti regali, una scrittura sapiente di luce e di ombre, senza indulgere alla scorciatoia del bianco e nero. La Regina Elisabetta II fu la donna del colore, e l’arte non poteva non renderle merito di questo.
8. Il più Vogue
Annie Leibovitz
Le opere d’arte meno note sulla Regina Elisabetta
Pietro Annigoni, Queen Elizabeth II, 1969
Elizabeth Peyton, Queen Elizabeth Aged 16 after Benton, 1996. Courtesy of Christie’s Images Ltd.
Peter Blake, Portrait of Queen Elizabeth II, Radio Times Diamond Jubilee Royal Souvenir Cover, 2012. Courtesy of Waddington Custot.
Oluwole Omofemi, The Queen, 2022. Courtesy Sotheby’s
Rolf Harris, Portrait of Queen Elizabeth II
Andrew Festing, ritratto della Regina Elisabetta per il Royal Hospital In Chelsea
Richard Stone, Her Majesty Queen Elizabeth II. Courtesy of Sotheby’s
Yousuf Karsh, Queen Elizabeth, 1951. Estate of Yousuf Karsh