I mercati emergenti si preparano alla svolta: per la prima volta dal 2017, il nuovo anno si apre con una crescita stimata degli utili superiore rispetto ai mercati sviluppati. A rivelarlo è Jacob Grapengiesser, partner di East Capital, in occasione dell’evento di presentazione dell’outlook dell’asset manager a gestione attiva sui mercati emergenti e di frontiera.
Visto dal team di investimento della società come l’anno dell’azionario, il 2020 aprirebbe le porte a un indebolimento del dollaro disegnando prospettive positive per i mercati emergenti, contrariamente al passato quando il suo rafforzamento avrebbe bloccato la loro ripresa. “In questo contesto le politiche monetarie dei paesi emergenti restano in larga parte espansive, come in Brasile, Russia, Turchia e India – spiega Grapengiesser – questo è di supporto per il ciclo globale, soprattutto se confrontiamo l’indice Pmi con il numero delle banche centrali che seguono politiche accomodanti”.
Ma come si comportano i diversi paesi emergenti? Secondo la disamina di East Capital, in Cina la crescita economica nel 2020 potrebbe superare il 6% (pil). In particolare, la domanda interna sarebbe guidata soprattutto dalle città minori, la cui crescita dei consumi sarebbe superiore a quella delle grandi città. Altro settore trainante è quello dell’e-commerce, le cui vendite dovrebbero salire del 21%. Il settore tecnologico, invece, è il driver di crescita della Corea del Sud e di Taiwan. In quest’ultimo caso, in particolare, la tecnologia 5g farà da traino, prevedendo l’arrivo di 280 milioni di smartphone sul mercato entro il 2020.
“In India intendiamo rimanere selettivi nei settori dove vediamo grande potenziale di crescita come quello della sanità, del credito al consumo e delle bevande analcoliche – continua Grapengiesser – In Brasile i tassi d’interesse così bassi stanno cambiando lo scenario economico a supporto della crescita economica e anche del mercato locale da parte degli investitori locali in primis. In particolare, vediamo opportunità nel settore immobiliare e in quello delle infrastrutture”.
La Russia
Un altro mercato da non sottovalutare, secondo il team di investimento di East Capital, è quello russo. “Un importante fattore da osservare è il crescente numero di investitori locali che si sta spostando sul mercato azionario, quasi raddoppiato nel 2019 e con una previsione di ulteriore crescita vicina al 40% nel 2020”, spiega Tim Umberger, partner di East Capital. In particolare, a crescere è anche il numero di clienti retail: saliti dai due milioni nel 2018 a 3,9 milioni nel 2019 (+97%), nel 2020 la crescita attesa è del 36% (5,3 milioni).