I dividendi globali sfiorano i livelli pre-pandemia

A fine 2021 i dividendi globali dovrebbero raggiungere 1390 mila miliardi di dollari, livello compatibile con i livelli pre-pandemia. Le proiezioni sono di Janus Hendersen e segnano un leggero miglioramento (2,2%) sulle precedenti. Ancora il 3% e i guadagni avranno raggiunto quelli antecedenti il covid. Per il riacciuffo, bisognerà attendere ancora 12 mesi, afferma Jane Shoemake, client portfolio manager del the global equity income team di Janus Henderson.

Del resto il secondo trimestre ha registrato una crescita del 26,3% (dati global dividend index di Janus Hendersen). Anno su anno, l’aumento dei dividendi dovrebbe essere del 10,7%.

La stessa Shoemake aggiunge che la ripresa in corso «non sarà frenata da un sistema bancario debole come fu un decennio fa» dato che le banche centrali «continuano a fornire sostegno».

Sicuramente, continua il report, ha influito sulla contrazione dei dividendi nel 2020 la stretta imposta alle banche sulla distribuzione dei rispettivi dividendi, anche se adesso questi vincoli si stanno allentando. Ma ora l’Europa «sta vivendo una solida ripresa».

L’aumento dei prezzi delle materie prime ha favorito la distribuzione dei dividendi da parte delle imprese di quei settori, unitamente a un ritorno dei beni industriali e dei beni voluttuari, più sensibili al ciclo economico.

Dal canto loro le industrie dei prodotti alimentari, per la casa, delle telecomunicazioni, del tabacco e dei farmaci hanno rallentato la loro corsa, conclude il report.