Le detrazioni e le deduzioni rappresentano delle agevolazioni fiscali pensate per alleggerire il carico di imposte del contribuente. C’è tuttavia una differenza tra le due:
- le spese detraibili in fase di dichiarazione sono le spese che, in percentuale, si sottraggono dall’imposta lorda da pagare
- le spese deducibili sono le spese sottratte dall’ammontare del reddito complessivo, riducendo così la base imponibile su cui viene calcolata l’imposta.
Deduzioni e detrazioni: come operano? Un esempio pratico
Le deduzioni incidono direttamente sul reddito complessivo abbassando l’imponibile. In questo caso il vantaggio che si può ottenere dipende dalla propria aliquota Irpef.
Facciamo un esempio di deduzione: se il reddito supera i 50.000 euro, con aliquota del 43%, 1.000 euro di deduzione comportano un risparmio fiscale di 430 euro. Infatti il 43% non verrebbe più calcolato su 50.000 euro ma su 49.000 (sottraendo 1.000 euro dalla base di calcolo).
Le detrazioni, invece, si applicano direttamente sull’imposta lorda, ma il beneficio effettivo può ridursi se l’imposta è molto bassa, ad esempio nei redditi minimi.
Facciamo un esempio di detrazione: 1.000 euro di spesa detraibile al 19% generano un risparmio di 190 euro.
Quali sono gli oneri deducibili?
Tra gli oneri deducibili più comuni possono essere annoverati:
- l’assegno di mantenimento
- le erogazioni liberali a favore di istituzioni religiose o organizzazioni non governative
- i contributi previdenziali e assistenziali
- i contributi e premi versati per forme pensionistiche complementari e individuali.
Quali sono gli oneri detraibili?
Tra i più comuni oneri detraibili annoveriamo:
- le spese sanitarie
- le spese universitarie o per motivi di studio
- le spese per canoni di locazione
- le spese veterinarie
- gli interessi per mutui ipotecari destinati all’acquisto della prima casa
- i premi assicurativi o le polizze vita/infortuni
Pagamenti tracciati: un requisito fondamentale
Tanto che si tratti di deduzioni quanto di detrazioni per poter fruire di queste agevolazioni fiscali è bene comunque notare che i pagamenti o i versamenti devono essere tracciati. Eccezion fatta per i pagamenti (ad esempio quelli per medicinali) che vengono comunicate in automatico al sistema tessera sanitaria.
Quali documenti conservare?
Per non perdere il diritto a fruire di queste agevolazioni fiscali è importante conservare:
- i c.d. “scontrini parlanti”
- le ricevute di pagamento
- le fatture
- certificazioni di spesa dell’ente previdenziale.
Spese sanitarie: cosa si può detrarre e come funziona la detrazione
Le detrazioni per spese sanitarie sono probabilmente quelle maggiormente applicate, prima ancora di quelle previste per i mutui e per le spese sostenute per l’istruzione.
Si può avere diritto alla detrazione Irpef pari al 19% per le spese sostenute:
- per visite mediche
- acquisto di medicinali
- analisi
- prestazioni chirurgiche (non con finalità estetiche)
- ricoveri con degenza
- cure termali
- affitto o acquisto di dispositivi medici
- assistenza infermieristica.
Novità fiscali e aggiornamenti
Il sistema fiscale italiano è soggetto a costanti mutamenti e aggiornamenti. Per questo è opportuno:
- controllare ogni anno le aliquote Irpef e le modifiche alle percentuali di detrazione;
- verificare se ci sono nuove spese detraibili
- Seguire eventuali modifiche alle modalità di pagamento
- consultare le guida aggiornate dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi a un CAF o commercialista.
Le detrazioni per il 2025
Con la recente circolare n. 6/E del 29 maggio 2025, l’Agenzia delle entrate fa il punto su alcune importanti novità relative alle detrazioni.
In particolare, è specificato che a partire dal 1 gennaio 2025 i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75 mila euro si confronteranno si confronteranno con un tetto massimo di spese detraibili, calcolato in base al reddito e al numero di figli fiscalmente a carico.
Ai sensi dell’art. 16-ter del TUIR per poter determinare il tetto massimo detraibile, si parte da una base iniziale di 14.000 euro per chi ha un reddito compreso tra 75 mila e i 100 mila euro, mentre per chi supera i 100.000 euro il tetto si riduce a a 8.000 euro. Questa cifra va poi moltiplicata per un coefficiente che varia in funzione del numero di figli a carico:
- 0,50 se non si hanno figli,
- 0,70 con un figlio,
- 0,85 con due figli,
- 1,00 con tre o più figli oppure se è presente almeno un figlio disabile
In sintesi:
- le deduzioni abbattono il reddito imponibile.
- le detrazioni abbattono direttamente l’imposta
- nel 2025 entra in vigore un tetto massimo per alcune detrazioni, variabile in base al reddito e al numero di figli
- alcune spese restano integralmente detraibili
- per sfruttare al meglio le agevolazioni è importante conservare la documentazione ed effettuare pagamenti tracciabili.
Domande frequenti su Detrazione e deduzione fiscale: le differenze (e qualche esempio)
Le detrazioni fiscali riducono l'imposta lorda da pagare in percentuale, mentre le deduzioni fiscali diminuiscono il reddito complessivo, abbassando la base imponibile su cui si calcola l'imposta.
Sì, l'articolo sottolinea che i pagamenti tracciati rappresentano un requisito fondamentale per poter beneficiare delle agevolazioni fiscali legate a deduzioni e detrazioni.
L'articolo indica la necessità di conservare la documentazione giustificativa delle spese sostenute, presumibilmente fatture, ricevute e quietanze di pagamento, per comprovare il diritto alle agevolazioni fiscali.
Sì, l'articolo include una sezione dedicata alle 'detrazioni per il 2025', suggerendo che verranno fornite informazioni sulle agevolazioni fiscali in vigore per quell'anno.
Sì, l'articolo dedica una sezione specifica a spiegare 'cosa si può detrarre' in ambito sanitario e 'come funziona la detrazione' relativa a tali spese.