L’Agenzia delle entrate per incentivare l’adempimento spontaneo predispone un meccanismo per l’invio di comunicazioni ai contribuenti per i quali emergono anomalie relative a redditi esteri
Il contribuente ha la possibilità, visionando i dati in possesso dell’Agenzia, di verificare la sua posizione
Adempimento spontaneo sui redditi esteri
L’Agenzia delle entrate ha istituito un meccanismo volto a promuovere l’adempimento spontaneo nei confronti dei contribuenti che risultano fiscalmente residenti in Italia e che non hanno, in tutto o in parte, dichiarato:
- redditi di lavoro dipendente di fonte estera
- redditi di pensione di fonte estera
- eventuali redditi di lavoro dipendente e/o pensione corrisposti da sostituti d’imposta italiani.
Con l’intento di stimolare il corretto assolvimento degli obblighi tributari e allo stesso tempo di favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili, l’Agenzia delle entrate mette a disposizione dei soggetti che risultano fiscalmente residenti in Italia i dati dei redditi percepiti di lavoro dipendente e/o pensione di fonte estera, trasmessi dalle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni.
In questi termini, rendendo disponibili le informazioni in possesso dall’Agenzia e relative al contribuente, quest’ultimo avrà la possibilità di valutare la correttezza dei dati fornendo o segnalando, altresì, elementi, fatti e circostanze dalla stessa Agenzia non conosciuti, ma in grado di giustificare le possibili anomalie da questa riscontrate.
I dati di fonte estera includono:
- la tipologia di reddito percepito
- la denominazione del soggetto estero che ha corrisposto gli emolumenti
- l’ammontare dei redditi esteri percepiti
- lo Stato estero che ha trasmesso l’informazione.
Regolarizzare la propria posizione
L’Agenzia delle entrate mette a disposizione del contribuente gli elementi inviando le informazioni agli indirizzi di Posta Elettronica Certificata.
Il contribuente, anche avvalendosi di un intermediario può richiedere informazioni ovvero segnalare all’Agenzia delle entrate eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti o registrati in maniera errata.
I contribuenti che hanno ricevuto la comunicazione di cui si tratta, possono regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione dei redditi integrativa e versando le maggiori imposte dovute, unitamente agli interessi, nonché alle sanzioni in misura ridotta.