I risultati dell’asta che segna i 65 anni di presenza in Italia di Christie’s
Alighiero Boetti adorato, purché “classico”: nell’ultima asta che Christie’s Milano ha organizzato online (dal 23 novembre al 5 dicembre 2023), c’erano 11 lotti dell’artista torinese; ne sono stati venduti 10, quasi tutti ben al di sopra delle valutazioni di base. Tranne uno: la stampa serigrafica “Faccine colorate” del 1979, lotto di tipologia inusuale per chi frequenta le aste milanesi, proveniente dalla pregiata collezione dell’attore Roberto Bisacco, amico intimo di Alighiero. Ma Boetti continua a essere la star delle Italian sales (e non solo): l’artista ha guidato l’asta con Languidi sguardi assassini (1990), capace di realizzare 277.200 euro contro una stima bassa di 100.000 euro, con buona pace di qualche art advisor che poche settimane addietro sentenziava che «Boetti può solo diminuire». L’asta può definirsi un successo: la Milano Online Sale ha venduto l’89% dei lotti, per un aggiudicato totale di 3.094.812 euro / 3.349.835 dollari / 2.656.491 sterline. Ciò vuol dire che nell’asta che segna i 65 anni della presenza di Christie’s in Italia, solo 11 opere sui 100 lotti sotto il martelletto non hanno trovato un nuovo proprietario. Il successo del Boetti scarlatto si deve anche al fatto che si tratta del primo monocromo rosso la frase Languidi sguardi assassini a comparire sul mercato.
Alighiero Boetti (1940-1994), Languidi sguardi assassini
Alighiero Boetti, Faccine colorate
L’altro blue chip del mercato italiano, Lucio Fontana, ha venduto tutte e quattro le opere offerte; stesso numero di opere e analogo risultato per Piero d’Orazio. Passati di mano anche i due Castellani. È interessante notare che il 70% delle opere compariva in asta per la prima volta.
Salvo, La valle
Christie’s Milano online sale autunno 2023: invenduti eccellenti
Fra i pochi invenduti, compaiono nomi eccellenti: Piero Manzoni (senza aggiudicazione entrambe le opere a catalogo) e Jannis Kounellis con il suo bellissimo Senza titolo, gran pezzo costruito con i suoi materiali diletti: piombo, iuta e l’elemento fuoco. Palazzo Clerici vi aveva scommesso molto, e la valutazione importante 200.000 – 300.000 euro lo collocava fra i lotti di rilievo del catalogo, a guida della sezione di Arte Povera.
Jannis Kounellis, Senza titolo
Prosegue il successo di Salvo le cui quotazioni sono da almeno un paio d’anni in traiettoria ascendente. Senza titolo è stato venduto per 138.600 euro (da una forchetta di stima pari a 55.000-75.000 euro), mentre La valle ha realizzato 119.700 euro (stima: 35.000-50.000 euro). L’artista è fresco di record a Londra e Hong Kong, con livelli di prezzo che la casa d’aste definisce «eccezionali a Milano e Amsterdam».
Salvo, Senza titolo
Asta 65° anniversario Christie’s Milano: i successi inattesi
Performace inattese: l’unico lotto, Senza titolo, di Tancredi (1927-1964), 151.200 da 30.000; il busto giapponese di Giacomo Manzù, 27.720 euro lordi da una stima di 5000 (tutti venduti i suoi quattro lotti, provenienti come quelli di Marino Marini dalla collezione Centuries of Beauty – A Refined Private Collection); il piccolo nudo di Marino Marini, 17.640 euro da 6000 (tutti venduti i suoi quattro lotti); Idrocoltura di Mario Schifano, 56.700 euro da 20.000 (tutti venduti i suoi quattro lotti) e soprattutto Concetto Pozzati (1935-2017) con entrambe le sue opere (7560 euro per A che punto siamo con i fiori? da 800 e Ciao Roberta con 8820 da 1000). Le opere di Pozzati provenivano dalla collezione dello studioso delle avanguardie artistiche del primo 900 Alberto Boatto (suoi anche i pezzi di Giosetta Fioroni). Di quest’ultima, un ritratto del 1966, Senza titolo (stima: 30.000-40.000 euro), già esposto a New York presso The Drawing Center nel 2013.
Tancredi (1927 -1964), Senza titolo
Mario Schifano, Idrocoltura
Concetto Pozzati, Ciao Roberta
I collezionisti comprano tutte e tre le opere di Carla Accardi (1924-2014), rilanciando mediamente ben sopra le stime. I due Senza titolo vendono per esempio a 44.100 da una stima di 10.000 l’uno.
Carla Accardi, Senza titolo
Dei due De Chirico, uno è stato venduto, l’altro no. I Giochi in terrazza (1937) di Fausto Pirandello hanno realizzato 126.000 (stima: 120.000-180.000 euro): il dipinto è una tavola a grandezza naturale raffigurante la sorella dell’artista, Lietta, con le sue due figlie, è il lotto di punta della sezione Maestri moderni. Fu esposto alla III Quadriennale d’Arte di Roma nel 1939.
Fausto Pirandello
Mariolina Bassetti, presidente, post-war and contemporary art, continental Europe e presidente, Christie’s, in chiusura di asta ha dichiarato alla stampa: «Siamo molto felici per i risultati di quest’anno delle vendite curate dal team italiana, in grado di mettere insieme un’ampia gamma di opere, dalle tradizionali vendite online del XX/XXI secolo, alla squisita collezione di un unico proprietario venduta a maggio, fino alla piattaforma Thinking Italian Sale a Parigi, che continua a presentare i migliori artisti italiani nel contesto dei loro coevi delle avanguardie. Opere eccezionali di Alberto Burri, Alighiero Boetti, Lucio Fontana, Tancredi e Salvo hanno superato le aspettative di prevendita a non solo a maggio, ma anche a ottobre e novembre. Abbiamo riscontrato anche un’attenzione particolare per le vendite private».