Un rendimento di oltre il 15% e allo stesso tempo una protezione contro una possibile inversione di marcia del mercato, coprendo da ribassi fino a un -40%. È ciò che permette il certificato di investimento targato Vontobel, scritto su Netflix, Paramount Global e Spotify (ISIN: DE000VM96T94), ovvero tre grandi nomi dello streaming, quotati a Wall Street, che nelle ultime trimestrali hanno dimostrato un buon momentum. Se a questo si aggiunge che questo certificato può essere acquistato sotto la pari (sotto i 100 euro), il “momentum” potrebbe essere davvero buono. Emesso a metà febbraio, infatti, il certificate è acquistabile ad oggi (lunedì 26 febbraio) a 97 euro con il titolo peggiore del paniere, Paramount, che è sceso di circa il 4% dal suo valore iniziale, mentre il migliore, Spotify, ha già registrato un rialzo di oltre 9 punti percentuali.
Caratteristiche e funzionamento
Si tratta, nello specifico, di un Multi Cash Collect Express Certificate che prevede il pagamento di una cedola condizionata dell’1,32% ogni mese, per un rendimento potenziale del 15,8% annuo. Il bonus si riceve se alla data di osservazione mensile tutti e tre i titoli quotano a un livello superiore alla Barriera (o soglia Bonus), fissata in questo caso al 60% del valore iniziale dei sottostanti. In pratica, a 349,55 dollari per Netflix; a 7,56 dollari per Paramount Global e a 145,68 dollari per Spotify. In altre parole, perché il premio mensile venga erogato, a ogni data di osservazione nessuno dei tre titoli dovrà accusare un ribasso superiore al 40% rispetto al proprio valore iniziale.
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Tuttavia, l’eventuale mancato pagamento di un premio non sarà un danno irrimediabile. Perché, come la maggior parte dei cash collect attualmente quotati, anche questo certificato presenta l’effetto memoria sulle cedole, come fattore di ulteriore protezione. Infatti, nel caso in cui la condizione non è soddisfatta, la cedola non viene persa ma congelata (messa in memoria, appunto) per poi essere corrisposta alla prima data di valutazione in cui tutti i sottostanti hanno recuperato almeno il livello Barriera.
Il prodotto ha durata biennale, con scadenza fissata al 17 febbraio 2026, ma prevede la possibilità di rimborso anticipato già a partire da maggio 2024. L’opzione Autocallable scatta se tutti e tre i titoli sottostanti scambiano a un valore pari o superiore al Livello di Rimborso, che coincide con il valore iniziale (o strike) di riferimento. Ovvero a 582,58 dollari per Netflix; a 12,60 dollari per Paramount e a 242,80 dollari per Spotify. In caso di rimborso anticipato, l’investitore ricevere un importo pari al valore nominale di 100 euro oltre alla cedola mensile dell’1,32%. Dato l’acquisto ad oggi sotto la pari, a 97 euro, in caso di richiamo anticipato alla prima scadenza si avrebbe comunque un rendimento di quasi il 7% in tre mesi, dato da 3,96 euro di cedola più 3 euro di capital gain sul nominale. Quindi anche in caso di richiamo anticipato, uno scenario piuttosto interessante.
Qualora non avvenisse l’autocall, a scadenza (febbraio 2026) saranno possibili due scenari:
1) se tutti e tre i sottostanti scambiano a un valore uguale o superiore alla Barriera (che coincide con la soglia Bonus), cioè non hanno perso oltre il 40% dal valore iniziale di riferimento, l’investitore riceverà il valore nominale di 100 euro a certificato, oltre al premio mensile e quelli in memoria. In questo caso, quindi avrà un rimborso superiore al prezzo di acquisto con un capital gain di 3 euro sul valore nominale, cui aggiungere l’erogazione di 24 cedole mensili dell’1,32% per un totale di 34,68% in due anni. Va sempre ricordato che i certificati generano redditi diversi e in caso di minusvalenze presenti in portafoglio queste cedole permetterebbero di andarle a compensare, ottenendo quindi l’esenzione dal pagamento del capital gain fino alla completa copertura delle minus pregresse.
2) Se invece anche solo uno dei tre titoli si trova sotto alla Barriera di protezione, l’investitore otterrà un rimborso in misura proporzionale alla performance negativa del peggiore dei tre sottostanti. Se ad esempio Paramount dovesse scendere del 45% rispetto al suo strike, il certificato rimborserebbe 55 euro su un nominale di 100 euro, anche se a questo valore potrebbero comunque essere sommate le cedole incassate nel corso della vita del prodotto.
Un altro aspetto da considerare è che questo certificate prevede la copertura valutaria, grazie all’opzione Quanto, per cui l’investitore non è soggetto alla variazione del cambio euro/dollaro.
Lo strumento permette, in conclusione, di beneficiare di un flusso cedolare piuttosto interessante anche in caso di lateralità o correzione (moderata) dei mercati. Allo stesso tempo, è prevista una certa protezione del capitale investito, grazie alle barriere poste al 60%. Va anche specificato che investire in certificati espone al rischio di fallimento dell’emittente e al rischio di azzeramento del sottostante, casi che possono provocare la perdita dell’intero investimento. In questo caso l’emittente è Vontobel che presenta un rating A2 (Moody’s), sinonimo di solidità dell’emittente.
La situazione del mercato
Il basket del certificato è composto da Netflix, Paramount Global e Spotify, tre grandi nomi dello streaming video e musicale a livello internazionale. Gli investitori devono tenere presente che questo segmento dell’industria dell’intrattenimento, esploso ai tempi della pandemia, si sta consolidando su pochi leader focalizzati sulla crescita degli abbonati. Ne è un lampante esempio Netflix che ha riportato ben 13,1 milioni di nuove utenze nel quarto trimestre del 2023, secondo gli ultimi dati snocciolati. Ossia il miglior aumento mai fatto registrare in un quarto trimestre (le previsioni erano di 8,97 milioni) e, in assoluto, il secondo migliore mai registrato dalla società dopo il record di 15,77 milioni di nuovi utenti aggiunti nel primo trimestre del 2020 in seguito però ai vari lockdown imposti per la pandemia. Non per niente, a seguito di questi numeri, il titolo è balzato in avanti riuscendo a riportarsi oltre quota 500 dollari.
Numeri decisamente positivi anche per Spotify che ha superato i 600 milioni di utenti attivi mensili nel quarto trimestre 2023, con un incremento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2022. Questa nuova crescita rappresenta la seconda maggiore performance in un quarto trimestre nella storia di Spotify. In tutto il 2023, i nuovi utenti sono saliti a 113 milioni.
Discorso diverso per Paramount Global che non ha ancora diffuso i risultati. La trimestrale, in uscita nei prossimi giorni (mercoledì 28 febbraio), dovrebbe riportare utili e ricavi in calo rispetto all’anno prima (Eps di -0,05 dollari e fatturato intorno a 7,78 miliardi di dollari), ma risultati migliori delle attese potrebbero comunque dare vigore al titolo, che da inizio anno ha perso terreno (-23%).
È da tenere presente che a causa dei rapidi cambiamenti del settore, i prezzi delle azioni delle società di streaming possono essere volatili. Ma il potenziale di crescita a lungo termine dei servizi di streaming appare immenso. Secondo Vantage Market Research, i ricavi del mercato dello streaming a livello globale dovrebbero infatti crescere del 23% ogni anno da qui al 2030.