Il rendimento dei Btp che si può leggere sui titoli di giornale o sui siti specializzati è sempre da considerare al lordo della tassazione. Non si tratta quindi del rendimento effettivo che l’investitore porterà a casa.
Ma come si ricava, allora, il rendimento netto di un Btp? E cambia qualcosa se il titolo viene acquistato all’emissione e tenuto fino a scadenza, oppure se si incassa un guadagno tramite la vendita anticipata sul mercato secondario?
Tassazione: un trattamento di favore
Partiamo dalla seconda domanda: dal punto di vista fiscale, non cambia nulla. Sia le cedole incassate, sia le eventuali plusvalenze – ad esempio, se si compra un Btp sotto la pari e lo si incassa a scadenza – sono soggette alla stessa imposta del 12,5%.
Si tratta di un’aliquota agevolata rispetto a quella che colpisce la maggior parte degli altri strumenti finanziari, compresi i conti deposito, tassati al 26%. Il vantaggio della tassazione ridotta si applica a tutti i titoli di Stato italiani (con rarissime eccezioni) e anche ai buoni fruttiferi postali.
Cedole e capitale: come leggere il rendimento
Il discorso potrebbe sembrare concluso qui. Ma per calcolare il rendimento netto effettivo di un Btp è necessaria una precisazione: come si determina il guadagno lordo complessivo.
Le cedole sono la parte più semplice da considerare: se, ad esempio, un Btp paga una cedola annua lorda del 3%, al netto dell’imposta si riceverà circa il 2,63% ogni anno.
Tuttavia, nella pratica, questo valore raramente corrisponde al rendimento netto effettivo totale del titolo. Il motivo è semplice: solo in una minoranza dei casi il Btp viene acquistato alla pari (a 100). Più spesso, sul mercato secondario si comprano Btp sotto o sopra la pari, e questo incide sul rendimento finale.
Se si acquista sotto la pari, ad esempio a 95, il rimborso finale a 100 genererà un guadagno in conto capitale. Se si acquista sopra la pari, al contrario, il rimborso a 100 genererà una perdita.
Un esempio concreto
Ipotizziamo l’acquisto di un Btp a 95, con rimborso garantito a scadenza a 100.
In questo caso, si realizza un guadagno in conto capitale del 5,26% lordo, pari a circa il 4,6% netto, al netto della tassazione del 12,5%.
Nel corso della vita del titolo, diciamo cinque anni, si riceveranno:
- cedole annue nette del 2,63%, per un totale di 13,15%;
- un guadagno netto finale di 4,6% sul capitale.
Per una stima semplice del rendimento annuo netto, si può sommarli (13,15 + 4,6 = 17,75) e dividere per gli anni di durata (5), ottenendo un rendimento netto medio annuo del 3,55% circa.
Questa media aritmetica è utile come bussola di orientamento, ma non rappresenta un rendimento composto. Per un confronto più accurato con altri strumenti finanziari, è preferibile calcolare il Tasso Interno di Rendimento (TIR) al netto della tassazione, che tiene conto della distribuzione temporale dei flussi.
Dove trovare il rendimento netto (già calcolato)
Per semplificare la vita agli investitori, il sito di Borsa Italiana, nella sezione dedicata ai titoli di Stato, riporta già in legenda i rendimenti effettivi – al lordo e al netto – calcolati sulla base dei prezzi di mercato aggiornati.
È sufficiente cercare il singolo Btp nelle apposite tabelle. Attenzione, però: questo strumento è disponibile solo per i titoli già quotati, ovvero per quelli scambiati sul mercato secondario.
Chi invece volesse acquistare i Btp in asta, come avviene per le nuove emissioni, non può conoscere in anticipo il rendimento netto, poiché il prezzo di collocamento sarà determinato proprio al momento dell’asta. Il vantaggio di questa modalità, tuttavia, è che non ci sono costi di transazione.
Molti consulenti finanziari preferiscono acquistare sul mercato secondario, dove si ha maggiore trasparenza ex ante sul rendimento effettivo, già calcolato.
In alternativa, chi desidera semplificare ancora di più può valutare la partecipazione alle aste riservate alle famiglie, che si svolgono in occasioni speciali e prevedono il collocamento alla pari. In questi casi il rendimento sarà determinato solo dalle cedole, eventualmente integrate da premi indicati al momento dell’emissione.