Il ministero dell’Economia ha diffuso le caratteristiche del nuovo Bot a 12 mesi che andrà in asta l’11 dicembre, con un’offerta di controvalore pari a 8,5 miliardi di euro.
Il titolo potrà essere prenotato entro il 10 dicembre, utilizzando il proprio home banking abilitato alle funzioni di trading, oppure recandosi in filiale bancaria o alle poste.
Al momento il titolo di Stato italiano a un anno rende il 2,54% lordo: questo valore può dare un’indicazione del rendimento che ci si può aspettare dal titolo.
BOT 12 Mesi | Durata gg. | Tranche 1ª | Data emissione | Data scadenza | Importo offerto (mln. €) |
12 Mesi | 364 | 1ª | 13/12/24 | 12/12/25 | 8500 |
Perché investire in Bot?
I Bot rappresentano una soluzione interessante per chi desidera impiegare la propria liquidità in modo più efficiente, evitando che rimanga su conti correnti che rendono poco o nulla. Questi titoli di Stato, con una durata massima di un anno, offrono un profilo di rischio contenuto rispetto ai Btp, pensati per investimenti a lungo termine.
Le caratteristiche distintive dei Bot?
- Meccanismo a Sconto: A differenza dei Btp, i Bot non prevedono cedole periodiche, ma vengono acquistati a un prezzo inferiore al valore nominale di 100 euro. Il rendimento si realizza interamente al momento del rimborso (che avviene sempre a 100).
- Vantaggi Fiscali: I rendimenti dei Bot beneficiano di una tassazione agevolata al 12,5%, significativamente più bassa rispetto al 26% applicato a conti deposito e altri strumenti finanziari. Questo aspetto li rende competitivi nel confronto tra rendimenti netti.
- Sicurezza del Capitale: Essendo titoli di Stato, il rimborso è garantito dall’Italia. Pur non avendo la stessa solidità finanziaria di paesi come la Germania, la breve durata dei Bot riduce l’esposizione alle oscillazioni dei mercati, rendendoli meno volatili rispetto ad altre opzioni.
Tutto perfetto? Nonostante i numerosi vantaggi, i Bot non sono esenti da rischi. In caso di vendita anticipata sul mercato secondario, il valore potrebbe essere inferiore all’investimento iniziale, anche se le perdite tendono a essere limitate. Inoltre, una concentrazione eccessiva su questi strumenti potrebbe ridurre la diversificazione e limitare il potenziale di rendimento complessivo di un portafoglio. In generale, però, bisogna inserire i Bot nel club degli investimenti “a basso rischio”.
I Bot possono essere particolarmente utili in un portafoglio diversificato, specialmente se integrati con altri titoli di Stato e azioni che consentono di ottimizzare il rapporto rischio/rendimento, sfruttando le caratteristiche complementari di strumenti a breve e lungo termine.
Chi non ama le oscillazioni azionarie e vuole rivedere in fretta i denari che ha investito trova nei Bot una risposta tipica per gestire la liquidità con un occhio alla sicurezza e al rendimento nel breve periodo.