Il ministero dell’Economia ha annunciato l’emissione di un nuovo Bot a sei mesi, che verrà proposto per un controvalore massimo di 7 miliardi di euro.
Il titolo potrà essere prenotato fino al 25 settembre, attraverso i soliti canali: tramite sportello bancario o postale, oppure tramite home banking abilitato alle funzionalità di trading.
I rendimenti che possono essere realizzati, dopo il rientro dei tassi, sono già nettamente inferiori rispetto a quelli offerti a inizio estate. Al momento, 23 settembre, il titolo di Stato italiano a un anno offre un rendimento lordo del 2,82%. In sei mesi, dunque si potrebbe immaginare un rendimento netto del dell’1,25% circa.
Tipo | Durata (gg) | Codice ISIN | Tranche | Data Emissione | Data Scadenza | Importo Offerto (mln. €) |
BOT | 182 | da attribuire | 1ª | 30/09/24 | 31/03/25 | 7000 |
Bot, perché inserirli in portafoglio
I Bot (Buoni Ordinari del Tesoro) sono un’opzione interessante per coloro che cercano alternative alla semplice giacenza di liquidità sui conti correnti, specialmente per investimenti a breve termine. Questi strumenti finanziari, con una scadenza non superiore a un anno, presentano un profilo di rischio più moderato rispetto ai Btp, loro “parenti” a lungo termine.
Una caratteristica distintiva dei Bot è il meccanismo “a sconto”: gli investitori li comprano a un prezzo inferiore al valore nominale di 100 euro, realizzando un guadagno al momento del rimborso. Questo li differenzia dai Btp, che invece offrono cedole periodiche.
Un aspetto particolarmente allettante dei Bot è il trattamento fiscale favorevole: i rendimenti sono soggetti a una tassazione del 12,5%, nettamente inferiore al 26% applicato su molti altri prodotti finanziari, inclusi i conti deposito. Questo vantaggio fiscale rende i Bot (e gli altri titoli di Stato) più competitivi quando si confrontano i rendimenti lordi con altre forme di investimento.
La garanzia statale sul rimborso fornisce un elemento di sicurezza, sebbene l’Italia non sia considerata tra gli Stati con la solidità finanziaria più elevata in Europa (dove la Germania rappresenta il benchmark). La breve durata di questi titoli contribuisce inoltre a limitare le fluttuazioni di prezzo sul mercato secondario, riducendo i rischi in caso di vendita anticipata.
Tuttavia, i Bot non sono completamente esenti da oscillazioni di mercato: in caso di disinvestimento prima della scadenza, non è assicurato il recupero totale del capitale investito, anche se il rischio di perdite significative è generalmente limitato.
Includere i Bot in un portafoglio diversificato è una strategia comune, ma è consigliabile combinarli con altri titoli di Stato per distribuire il rischio complessivo, soprattutto se si possiedono già numerosi Btp.