Nel primo trimestre del 2020 si registra un netto aumento delle richieste di prestiti da parte delle imprese dell’eurozona. Lo rivela un’indagine della Bce
Vola la richiesta di prestiti da parte delle imprese dell’eurozona
Aumentano in modo particolare le domande di prestiti da parte delle grandi imprese e quelle per i finanziamenti a breve termine
Netto calo della domanda di prestiti immobiliari e credito al consumo
L’emergenza coronavirus fa impennare le richieste di finanziamento da parte delle imprese. Questo il quadro emerso dalla bank lending survey (Bls) della Banca Centrale Europea. La domanda di prestiti o linee di credito da parte delle imprese è fortemente aumentata nel primo trimestre 2020. Questo, si legge nel report della Bce, “a fronte del bisogno di liquidità di emergenza, nel contesto della pandemia del coronavirus e del lockdown che ha coinvolto gran parte dell’economia”.
L’ indagine sul credito bancario dell’area euro evidenzia come, nel primo trimestre 2020, le banche abbiano registrato un incremento del 26% nella domanda di prestiti, un dato in netto aumento rispetto al -7% del trimestre precedente. Per le grandi imprese, la domanda di prestiti è stata più elevata (una percentuale netta del 27%) rispetto alle pmi (19%). Relativamente all’orizzonte temporale, la domanda per i prestiti a breve termine è stata “significativamente più elevata” (una percentuale netta del 29%) rispetto a quella per i prestiti a lungo termine (5%). In linea con questi dati, che riflettono ” la necessità delle imprese di mantenere la liquidità e garantire le esigenze di pagamento durante il periodo di blocco” il report sottolinea che “il principale fattore alla base della domanda di prestiti da parte delle imprese nel primo trimestre è stato il fabbisogno finanziario per le scorte e capitale circolante, mentre il fabbisogno finanziario per gli investimenti fissi e per fusioni e acquisizioni è diminuito in termini netti, a causa dell’elevata incertezza sull’impatto della pandemia del coronavirus”. Guardando al secondo trimestre del 2020, le banche intervistate si attendono un ulteriore aumento della domanda di prestiti alle imprese, che è prevista raggiungere il saldo netto più elevato dalla prima edizione del sondaggio nel 2003.
Al contrario, nel primo trimestre si è registrato un calo della domanda netta di finanziamenti immobiliari e di credito al consumo. Questo, spiega lo studio, a fronte di un maggior inasprimento degli standard di credito per i prestiti alle famiglie rispetto alle imprese causato dal deterioramento delle prospettive economiche, dal peggioramento del merito creditizio delle famiglie e dalla minore tolleranza al rischio da parte delle banche. Il report evidenzia che nel secondo trimestre del 2020 è atteso dalle banche “un secondo inasprimento degli standard creditizi e un saldo netto fortemente negativo per la domanda di prestiti alle famiglie”.
Vola la richiesta di prestiti da parte delle imprese dell’eurozonaAumentano in modo particolare le domande di prestiti da parte delle grandi imprese e quelle per i finanziamenti a breve termineNetto calo della domanda di prestiti immobiliari e credito al consumo
L’emergenza coronavirus fa impenna…
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