Quanto sono sostenibili gli asset manager? In Italia promossi 6 su 10

Lo studio ha coinvolto 111 case di gestione, che vantano all’interno della propria offerta almeno un fondo o un etf sostenibile distribuiti in Italia
Luca Testoni: “Al giorno d’oggi gli occhi degli investitori sono puntati su quanto sia esg il soggetto finanziario e non solo i prodotti che quest’ultimo vende”
Sul fronte dell'offerta, a ogni società è stato infine attribuito un punteggio da 0 a 10 sulla base delle strategie adottate per ogni fondo e della disclosure sulla classificazione Sfdr (“Sustainable finance disclosure regulation”, la nuova normativa europea sull'informativa di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, ndr) all'interno dei siti web societari, analizzando i dati disponibili nell'Atlante Sri di EticaNews aggiornati al mese di settembre. E il 40% dei soggetti ha ottenuto un punteggio superiore a 7,5 (per uno score medio pari a 6,78). Mettendo insieme queste due dimensioni (governance e offerta) è stata dunque definita l'affinità ai criteri esg dell'identità degli asset manager, sulla base di un punteggio da 0 a 100. Il 26% ha messo a segno uno score da 80 a 100, posizionandosi nel range più elevato. Il 30% ha registrato un punteggio tra 60 e 80, il 15% tra 40 e 60, e il 29% tra 0 e 40 (in questo caso si parla di una esg identity “insufficiente”). In definitiva, a essere realmente promosse sono sei case di gestione su dieci.