Lo scadenziario fiscale dell’Agenzia delle entrare lascia emergere numerosi adempimenti cui il contribuente è chiamato a prestare attenzione, anche in ragione delle proroghe accumulate nei mesi precedenti
Le scadenze fissate per luglio interessano, trasversalmente, tanto i dipendenti, i lavoratori occasionali, i lavoratori autonomi e i titolari di partita Iva iscritti o non iscritti agli albi professionali, quanto gli intermediari finanziari
In particolare si tratta del termine entro cui effettuare i versamenti dei contributi Inps per colf e domestici. Occorre ribadire che si tratta della seconda rata, e che i contributi, da versarsi trimestralmente, potranno essere pagati anche online tramite PagoPa.
Il 16 luglio, invece, è il termine che interessa i soggetti titolari di partita Iva che hanno optato per la rateizzazione dell’Irpef, e hanno effettuato il primo versamento entro lo scorso 30 giugno 2021. Entro la data indicata, dovranno versare la seconda rata, con valore di saldo del 2020 e acconto per il 2021.
Sempre il 16 luglio, i contribuenti che pongono in essere transazioni finanziarie senza l’intervento di intermediari o di notai sono tenuti al versamento dell’imposta cd. Tobin Tax per le transazioni finanziarie effettuate nel mese precedente.
Si tratta dell’imposta dovuta sulle transazioni finanziarie sui trasferimenti di proprietà di azioni o strumenti finanziari partecipativi, su strumenti finanziari derivati nonché sulle operazioni ad alta frequenza.
Il 20 luglio, invece, è la scadenza che interessa i contribuenti Isa e forfetari. Il termine per il versamento, precedentemente individuato al 30 giugno 2021, è stato differito a seguito del Dpcm del 28 giugno 2021.
Nel dettaglio, entro il 20 luglio, i soggetti che esercitano attività economiche e che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa), nonché i soggetti che adottano il regime forfetario, sono tenuti al versamento del saldo 2020 e del primo acconto 2021 ai fini delle imposte sui redditi e dell’Iva, senza corresponsione di interessi.
L’adempimento in questione coinvolge diverse categorie di contribuenti (tra cui imprenditori artigiani e commercianti, agenti e rappresentanti di commercio, lavoratori autonomi, professionisti titolari di partita Iva, intermediari finanziari, società fiduciarie), e richiede di trasmettere, ai fini del monitoraggio fiscale mensile/trimestrale, in via telematica – all’Agenzia delle Dogane oppure all’Agenzia delle Entrate – tutte le operazioni commerciali e di scambio intracomunitario effettuate dai soggetti Iva in territori appartenenti all’Unione Europea.
La fine del mese, invece, segnatamente il 30 luglio, coincide con la scadenza per il versamento delle imposte sui redditi.
L’adempimento si rivolge ai contribuenti non titolari di partita Iva, che si avvalgono della facoltà di effettuare i versamenti entro il trentesimo giorno successivo al termine previsto. Questi, sono tenuti al versamento della seconda rata dell’Irpef risultante dalle dichiarazioni annuali, a titolo di saldo per l’anno 2019 e di primo acconto per l’anno 2020, con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo.