A fine 2022, gli infortuni denunciati sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021
La mancata denuncia di infortunio all’Inail comporta sanzioni comprese tra 1.290 euro e 7.745 euro
Oltre alla classica polizza infortuni sul lavoro gestita dall’Inail ogni singolo lavoratore può sottoscrivere una
polizza privata che permette di ottenere maggiori tutele che si misurano caso per caso con le necessità di
ogni singolo lavoratore. Ogni lavoratore ha diritto a una assicurazione sul lavoro. Sapevi che il tuo datore di lavoro ha l’obbligo di versare all’Inail i contributi assistenziali necessari per garantire la tua copertura in caso di infortunio sul lavoro, malattia professionale o invalidità? Nello specifico, l’infortunio sul lavoro porta a uno stop delle proprie attività per periodi di tempo superiori ai tre giorni. Caso che, quando si realizza, è coperto dall’Inail con una indennità, ma che può essere maggiormente tutelato e indennizzato grazie a una polizza assicurativa privata.
I numeri
A fine 2022, gli infortuni denunciati sono stati 697.773, in aumento del 25,7% rispetto al 2021, del 25,9%
rispetto al 2020 e dell’8,7% rispetto al 2019. A livello nazionale i dati evidenziano, in particolare, un
incremento rispetto al 2021 sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro (+28,0%) sia di quelli in itinere,
occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+11,9%).
Le polizze private
Come detto, oltre alla classica polizza infortuni sul lavoro gestita dall’Inail ogni singolo lavoratore può
sottoscrivere una polizza privata che permette di ottenere maggiori tutele che si misurano caso per caso
con le necessità di ogni singolo lavoratore. Non solo può essere una integrazione a quella dell’Inail perché
copre gli infortuni che non si sono verificati sul lavoro, quindi per malattia non professionale. La polizza
privata è di solito consigliata non solo ai liberi professionisti, ma anche ai dipendenti che vogliono
proteggere il reddito da ogni evenienza non coperta dalla classica assicurazione Inail.
Come funziona l’indennità Inail
A partire dal quinto giorno di astensione dal lavoro, viene riconosciuta un’indennità che corrisponde al 60%
della retribuzione ordinaria fino al novantesimo giorno e al 75% a partire dal novantunesimo giorno e fino
alla completa guarigione. Per quanto riguarda i giorni che invece non sono indennizzati dall’Inail, la
retribuzione che viene erogata al lavoratore in caso di infortunio sul lavoro ammonta al 100% per il giorno
dell’avvenuto incidente, considerato giornata di lavoro completa, e al 60% per i 3 giorni successivi dovuti
dal datore di lavoro, salvo diverse disposizioni contenute nei CCNL. Da tenere presente che maggiore sarà
rischioso il lavoro che esercitiamo, più elevato sarà il premio dell’assicurazione.
Per tutta la durata dell’infortunio sul lavoro, e la successiva fase riabilitativa – ad esempio per il periodo in
cui è necessario sottoporsi a fisioterapia – le spese mediche sono interamente a carico dell’Inail, su
specifica indicazione del medico o dei medici che seguono il paziente.
La sanzione come garanzia
La mancata denuncia di infortunio all’Inail da parte del datore di lavoro entro i 2 giorni successivi alla
trasmissione del certificato medico da parte del lavoratore comporta sanzioni comprese tra 1.290 euro e
7.745 euro. La sanzione è applicata anche nel caso di incompleta comunicazione dei dati del lavoratore.
Esistono quattro tipologie di gestione
Le gestioni separate utili per determinare il calcolo del premio annuale Inail sono:
- industria
- artigianato
- terziario
- altre attività di diversa natura.
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