Non solo vaccino: il futuro della sanità è nel genoma

Non solo vaccino: anche nel 2020 la corsa alla cura contro il cancro non si ferma. Il ruolo fondamentale lo gioca il genoma umano, grazie ai progressi tecnologici e al conseguente abbassamento di costi e tempistiche

Il momento più entusiasmante nel campo dell’assistenza sanitaria è ora, secondo Capital Group. Qualche esempio? Telemedicina, monitoraggio dei pazienti a distanza e diagnosi precoce del cancro grazie all’analisi del DNA e al sequenziamento del genoma umano. Questo grazie ai progressi tecnologici e al conseguente abbassamento dei costi e delle tempistiche. Il prossimo decennio, a detta degli esperti, si prospetta il più incoraggiante di sempre nel settore sanitario: quali le opportunità per la società (e l’investitore)?
Rivoluzione, quindi. “L’ultima volta che ci siamo andati vicini è stata circa 20 anni fa, quando il genoma umano è stato sequenziato per la prima volta. Quello è stato un primo passo importante. E oggi assistiamo a importanti progressi a conseguenza di quel primo passo”, ricorda Richmond Wolf, Gestore di portafoglio e analista di Capital Group. Ma cos’è il genoma? E come rivoluzionerà l’industria della sanità?

Il genoma, che cos’è

Il genoma è l’insieme del patrimonio genetico che caratterizza ogni organismo vivente. Gli esperti lo paragonano a un’enciclopedia composta da milioni e milioni di lettere (circa 3 miliardi e 300 milioni in totale). Proprio come le lettere all’interno dell’enciclopedia si compongono in parole secondo precise sequenze, così le quattro basi del genoma (i nucleotidi) si distribuiscono in sequenze simili ma non identiche per ogni essere umano. Ecco che il suo studio permette di comprendere le differenze tra gli individui: una prima sequenza del genoma è stata possibile grazie al Progetto genoma umano, condotto tra il 1990 e il 2003.

Genoma, da 100 milioni a 1000 dollari

Ora, i progressi scientifici e tecnologici portano la ricerca sanitaria in una nuova era. “Quando il genoma umano è stato sequenziato per la prima volta circa due decenni fa, al team di ricercatori che se ne è occupato ci sono voluti quasi otto anni e oltre 100 milioni di dollari”, ricorda Wolf. Oggi, invece, “un genoma umano può essere sequenziato in pochi giorni spendendo circa 1,000 dollari”: una rivoluzione soprattutto per quanto riguarda la ricerca contro il cancro.

Genoma, in quali aziende investire

Quella in corso è una rivoluzione cui le imprese sono pronte a partecipare. “Siamo in un periodo di rinascita per la R&D e le aziende stanno investendo in modo aggressivo per trovare modi unici di combattere il cancro e altre malattie”, afferma Cheryl Frank, gestore di portafoglio azionario che si è occupata del settore sanitario per 18 anni.
E il ruolo del genoma, in questo, è centrale. I test genetici offrono la possibilità di confrontare la mappa del genoma umano con le mutazioni specifiche legate ai diversi tipi di cancro, associando ad ogni forma la giusta terapia. Ciò che questa rivoluzione offre, quindi, è non solo un allungamento della vita e della sua qualità, ma il potenziale di generare miliardi di dollari di entrate per le aziende che svilupperanno tali ricerche e terapie.
“L’azienda farmaceutica statunitense Merck, il creatore del trattamento immunoterapico di successo Keytruda, aziende biofarmaceutiche come Gilead Sciences e altri hanno investito milioni di dollari nello sviluppo di trattamenti basati su geni per vari tipi di cancro, tra cui quello alla vescica e il melanoma”. A dimostrazione che, oltre alla corsa al vaccino, nel 2020 la corsa alla cura contro il cancro non si ferma.

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