“L’inflazione è sotto controllo, quindi i consumatori non devono preoccuparsi prima di iniziare i loro acquisti”, queste le parole dell’ex presidente della Federal Reserve Alan Greenspan. È vero, l’inflazione si sta abbassando, ma continua a rimanere sopra il target del 2% perseguito dalla Federal Reserve. A settembre questa si è ridotta al +3,7% su base annua, in linea con le aspettative degli analisti.
Ma quanto tempo sarà ancora necessario per raggiungere il tanto agognato target e, soprattutto, quale sarà l’effetto delle politiche necessarie a raggiungere l’obiettivo di inflazione?
Secondo Jared Franz, economista di Capital Group, il tanto atteso 2% di inflazione potrebbe essere raggiunto in anticipo. L’indizio principale arriva dal comparto degli affitti: solitamente gli economisti partono proprio dalle aspettative degli affitti per prevedere l’inflazione e, affiché la Fed raggiunga il suo obiettivo di inflazione, l’aumento degli affitti deve rallentare al 4%.
Nonostante questo punto sia ancora lontano, è innegabile che ci si stia avvicinando sempre di più. Se nel giungo 2022 si è raggiunto il picco del 9,1%, a settembre l’aumento dei prezzi degli affitti è già sceso al 5,9%. Zillow in realtà, società immobiliare statunitense che misura i canoni di locazione richiesti per nuovi contratti, indica un aumento ancora più lento, ovvero pari al 4,2%. Deve però essere chiaro che potrebbero essere necessari mesi prima che gli affitti più bassi possano confluire nell’Ipc, ma questo non significa che non ci troviamo già sulla strada giusta.