Quest’anno è stato molto positivo per il mercato, sia guardando al comparto azionario che a quello obbligazionario. Anche il 2025 potrebbe essere un anno d’oro per il mercato del reddito, andranno però presi in considerazione diversi fattori. Per prima cosa, guardando verso gli Stati Uniti, è ancora difficile valutare la portata dell’imminente impulso fiscale di cui Trump ha tanto parlato durante la sua campagna elettorale. In oltre, sarà anche fondamentale aspettare di vedere il valore della spesa in disavanzo, che avrà un forte impatto per i mercati dei Treasury, così come lo avranno il prezzo delle obbligazioni e l’andamento dei tassi di interesse.
Guardando in generale alle condizioni del mercato del credito, molto verrà determinato dal contesto macroeconomico che oggi più che mai sembra cambiare ogni giorno. Infine, bisognerà capire la direzione verso cui si muoveranno le valutazioni. Nella maggior parte del 2024 gli investitori si sono confrontati con una compressione degli spread e nonostante l’Europa abbia mantenuto il suo valore, la situazione potrebbe cambiare a breve.
Il futuro del mercato del credito
In vista di un contesto caratterizzato da politiche divergenti da parte delle principali banche centrali e spread creditizi ridotti rispetto all’andamento storico, secondo James Durance, gestore di portafoglio di Fidelity International, sono tre i temi chiave da analizzare per capire i movimenti del mercato del credito nel 2025.
1. Dal locale al globale
Oggi il mercato obbligazionario non si sta muovendo nella stessa direzione in tutti i Paesi, in alcuni mercati, ad esempio, gli spread sono ai minimi storici. Proprio in quest’ottica, vale la pena considerare un universo di investimento più ampio, per prendere al volo diverse opportunità. L’Europa rimane, però, uno dei mercati più attraenti soprattutto guardando al credito. “Dopo le ottime performance realizzate nel 2024, il settore finanziario sembra destinato a proseguire la tendenza estremamente positiva. In genere l’aumento dei tassi è positivo per le banche. La buona salute del credito e la solidità dei fondamentali non dovrebbero essere in discussione, per cui intendiamo mantenere una buona quota di investimenti nel settore”, spiega l’esperto. É anche bene ricordarsi che gli istituti di credito europei hanno strutture di capitale ben solide, offrendo opportunità più stabili rispetto ai cugini americani.
2. Puntare sulla qualità
Per ottenere rendimenti interessanti nel 2025, è bene continuare a guardare verso la qualità, puntando sulle obbligazioni corporate. Nonostante quest’anno il mercato azionario sembra averla fatta da padrone, è innegabile che anche i rendimenti obbligazionari si trovano ai loro massimi storici, avendo dalla loro rischi minori. “Continuiamo ad apprezzare l’high yield e intendiamo mantenere investimenti adeguati in questo segmento, viste le interessanti cedole che offre. Tuttavia, ci concentriamo su società high yield di qualità superiore e a elevata convinzione, preferendo invece evitare la ricerca di rendimenti in strutture più rischiose”, suggerisce Durance.
3. Uscire dai confini tradizionali
Se l’obiettivo è quello di avere rendimenti alti, allora guardare solo dentro ai confini del credito tradizionale potrebbe non essere abbastanza. Esistono infatti anche asset che offrono redditi più elevati, come le Clo europee con rating AAA, infatti il loro spread è pari almeno a 50punti base in più rispetto al corrispondente credito investment grade.