Quante volte è successo in viaggio che per raggiungere la spiaggia più bella fosse necessario un trekking tra le rocce, o che per vedere il panorama dalla cima più alta all’alba bisognasse attraversare sentieri ancora non battuti? Lo ha insegnato anche l’Ulisse dantesco, la curiosità e la determinazione di scoprire qualcosa di nuovo portano sempre fuori dai sentieri già conosciuti o, al giorno d’oggi, dalle strade più trafficate. Ma se fosse lo stesso anche per il mercato? Magari è al di là di Wall Street o dei classici titoli di Stato che si possono trovare prodotti innovativi e redditizi. Fuori dai classici percorsi che segue il mercato esistono infatti moltissimi segmenti che gli investitori non conoscono o, semplicemente, lasciano in secondo piano perché per raggiungerli è necessario superare problematiche operative o normative.
Secondo Russell Korgaonkar, Chief Investment Officer di Man Group, una volta che l’investitore ha gettato delle basi solide ed è in grado di muoversi tra gli strumenti negoziati in borsa, allora vale la pena di approcciarsi anche a settori diversi, che possono offrire fattori di rischio unici e potenziali vantaggi di diversificazione.
Superare le colonne di Ercole del mercato e esplorare settori esotici
Ad un primo approccio, sembra che il mercato abbia dei confini ben definiti, ma la realtà è che oltre questi vi è un mondo intero che deve ancora essere scoperto.
Prezzi molto alti, o fin troppo bassi per essere ritenuti credibili, disponibilità di offerta e trasparenza dei dati sono solo alcune delle barriere che offuscano le opportunità di mercati diversi rispetto a quelli a cui gli investitori sono abituativi. Ma il fatto che un particolare settore sia difficile da raggiungere non significa che questo sia illiquido e anzi, una volta che le barriere sono state superate, è proprio lì che si nascondono maggiori guadagni.
Ma come mai gli investitori dovrebbero guardare al di là delle acque sicure a cui sono abituati? Certo, la possibilità di alti guadagni potrebbe essere un ottimo motivo, ma anche la diversificazione gioca un ruolo cruciale. La negoziazione di una gamma più ricca e diversificata di mercati può infatti aumentare la qualità e la solidità di un portafoglio.
Basti pensare che fino a qualche anno fa anche le azioni in contanti, i mercati cinesi e gli swap sui tassi d’interesse erano considerati mercati esotici, invece oggi sono investimenti considerati standard. Ovviamente non tutte le scommesse su nuovi settori portano a vittorie certe, le catastrofi naturali – come nel caso dei cat bond – sono sostanzialmente impossibili da prevedere.
Dalla teoria alla pratica: superare gli investimenti mainstream
Guardando solo a qualche anno fa, le criptovalute erano considerate come un universo chiuso, a se stante, dove solo i grandi esperti e chi era pronto a rischiare tutto avrebbero potuto investire. Eppure nel giro di poco tempo questo mercato è maturato e le criptovalute sono diventate quasi mainstream. Prima del 2020 vi era tantissima incertezza e rischi enormi in questo settore, anche perché le borse su cui le valute digitali erano scambiate non avevamo la solidità necessaria per gli investitori istituzionali.
Eppure, proprio nel 2020, “abbiamo deciso di riconsiderare la questione se le borse non fossero ancora adatte agli investitori istituzionali, alla luce di ciò che le cripto potevano offrire in termini di bassa correlazione con altre classi di attività, nonché dei vantaggi derivanti dall’inclusione di un’allocazione agli asset digitali nell’ambito di un portafoglio diversificato”, spiega l’esperto.
Le criptovalute rimangono un investimento rischioso, ma con il tempo e una profonda ricerca, sono state sviluppate strategie con un forte accento sulla gestione attiva del rischio, così da controllare al meglio la natura variabile di questa asset class.
Chiaramente le criptovalute sono solo un esempio e sicuramente un caso vincente. È normale invece a volte finire in vicoli ciechi, soprattutto quando si esplorano mercati poco conosciuti, ma questo non deve essere un freno a continuare a guadare oltre. Dalle materie prime ai metalli fondamentali per le batterie, passando anche per i nuovi contratti legati alla transizione climatica e al credito cartolarizzato, ci sono sempre nuovi universi di investimento da scoprire e analizzare.
Insomma, “ogni nuovo mercato presenta sfide uniche, spingendoci ad adattarci, innovare e ricalibrare, ma ha il potenziale per diventare un’aggiunta preziosa a un portafoglio. Con la continua evoluzione dei mercati, non vediamo l’ora di scoprire dove ci porterà la nostra ricerca!”, conclude Korgaonkar.