Liquidità o bond dopo picco tassi? Ecco cosa ci dice la storia

3 MIN

Inflazione ancora elevata, timori di recessione e tensioni geopolitiche creano una forte incertezza e non sorprende la tendenza a investire in liquidità, anche per la presenza di rendimenti che non si vedevano da 20 anni. Questa strategia può rivelarsi penalizzante nel lungo periodo e con l’imminente fine del ciclo di rialzo dei tassi

Quando l’inflazione rimane elevata, le tensioni geopolitiche non si alleggeriscono e i timori per la recessione sono ancora ben vivi, non sorprende che alcuni investitori decidano di voltare le spalle ai mercati.

Ma in situazioni simili, è meglio fuggire e mettersi al riparo con rendimenti sicuri o ragionare più sul lungo periodo senza ‘scappare’ dai mercati? 

 Sicurezza nell’immediato… ma poi?

“Stare in disparte può sembrare l’opzione più sicura, soprattutto quando la liquidità offre rendimenti che non si vedevano da 20 anni”, spiega Haran Karunakaran, Investment Director di Capital Group. Eppure, guardando con attenzione ai dati storici, i rendimenti della liquidità scendono rapidamente dopo la fine del ciclo dei rialzi. Ad esempio, negli ultimi cinque cicli, il rendimento a tre mesi del JPMorgan Cash Index USD è sceso in media del 2,21% 18 mesi dopo l’ultimo rialzo dei tassi della Federal Reserve.

Fai rendere di più la tua liquidità e il tuo patrimonio. Un’opportunità unica e utile ti aspetta gratuitamente.

Compila il form ed entra in contatto gratuitamente e senza impegno con l’advisor giusto per te grazie a YourAdvisor.

Articoli correlati

Articoli più letti

Ultime pubblicazioni

Magazine
Magazine N. 67 – aprile 2024
Magazine 66 – marzo 2024
Guide
Design

Collezionare la nuova arte fra due millenni

INVESTIRE IN BOND CON GLI ETF

I bond sono tornati: per anni la generazione di income e la diversificazione del rischio erano state erose dal prolungat...

Dossier
Più dati (e tech) al servizio del wealth
Il Trust in Italia