L’Italia si posiziona al 4° posto nella classifica mondiale sui distretti
Preoccupano i livelli di disoccupazione e debito pubblico, che fanno crollare il Belpaese al 33° posto
“L’obiettivo resta investire nelle eccellenze del made in Italy”, commenta Mara Caverni di New Deal Advisors
Secondo l’analisi, le nazioni che mantengono una porta aperta agli investimenti internazionali potranno godere di benefici economici diretti, e le tematiche che ruotano intorno alla salute e al benessere – come l’educazione – stanno acquisendo un ruolo sempre più di primo piano all’interno delle agende politiche mondiali. Il Belpaese, in particolare, si posiziona al quarto posto in termini di distretti, con una media di 5,5 in un voto che arriva a un massimo di 7. Inoltre, gli italiani godono di un’aspettativa di vita tra le cinque migliori al mondo e di una qualità della vita altrettanto elevata.
Tra disoccupazione e debito pubblico, gli investitori resistono
Gli interessi degli investitori internazionali sembrano resistere anche di fronte ad alcuni aspetti negativi che posizionano l’Italia in classifiche meno fortunate. In termini di livelli di disoccupazione e debito pubblico, l’Italia si posiziona stabilmente al 33° posto (su 36 paesi). Ma non solo. L’Italia è scesa ulteriormente di posizione nella classifica relativa alla democrazia, passando dal 21° al 33° posto, e la disparità di genere e di reddito non sono da meno: il Belpaese ha conosciuto il peggior calo di qualsiasi altro paese analizzato a tal proposito, passando dal 40° al 70° posto dal 2015.
Puntare sul made in Italy
Lo sviluppo delle imprese italiane sembrerebbe essere messo in discussione dalle problematiche relative all’occupazione e alla regolamentazione, ma c’è ancora una speranza. Gli investitori internazionali “sono consapevoli che troppo spesso mancano le condizioni perché le nostre imprese possano crescere superando le barriere imposte dal contesto nazionale”, continua Mara Caverni, che conclude: “L’obiettivo resta quindi investire nelle eccellenze del made in Italy e farle crescere su scala internazionale”.