I conti di Ubs hanno superato le aspettative, spingendo il titolo in rialzo di oltre il 3% all’apertura della seduta sulla Borsa svizzera. Il gruppo bancario ha registrato un utile netto più che doppio rispetto alle previsioni, pari a 1,43 miliardi di dollari contro i 667,5 milioni attesi. Anche i ricavi di gruppo sono stati superiori alle stime, raggiungendo i 12,33 miliardi (contro gli 11,78 miliardi attesi), mentre il Rote, una misura di redditività, è salito dal 5,9% al 7,3% tra il secondo e il terzo trimestre.
I numeri della divisione Global Wealth Management mostrano una riduzione dell’utile ante imposte di 108 milioni (-3%), a 3.057 milioni di dollari, “principalmente a causa dell’aumento delle spese operative, parzialmente compensato dall’impatto dell’acquisizione del Credit Suisse Group e dall’incremento dei ricavi totali”. Tuttavia, l’utile sottostante risulterebbe in aumento del 20% al netto dei 1.347 milioni di dollari di spese legate all’integrazione. Il wealth management ha realizzato una raccolta netta di 25 miliardi di dollari ed è “in linea per raggiungere l’obiettivo di 100 miliardi di nuovi asset netti nel 2024”.
Nel dettaglio, il reddito netto generato dalle commissioni è aumentato di 461 milioni di dollari, raggiungendo i 6.517 milioni. Le commissioni sui fondi di investimento sono aumentate di 291 milioni, attestandosi a 1.530 milioni, mentre le commissioni per la gestione di portafogli e servizi correlati sono cresciute di 106 milioni, raggiungendo i 3.117 milioni di dollari, prevalentemente nella divisione Global Wealth Management. Ubs ritiene che questi aumenti siano “in gran parte attribuibili alla performance positiva del mercato”.
Anche i profitti dell’investment banking sono aumentati in modo consistente, segnando un +36% nel terzo trimestre, grazie alle attività sui derivati e al mercato dei cambi.
Procede l’integrazione operativa con Credit Suisse
Per quanto riguarda l’integrazione, Ubs ha comunicato che la prima fase di migrazione dei clienti è stata completata, con l’integrazione dei conti di gestione patrimoniale globale in Lussemburgo e Hong Kong. Il trasferimento dei conti di Singapore e Giappone è previsto entro la fine dell’anno, mentre quelli in Svizzera saranno completati entro il 2025. L’intera migrazione richiederà circa 18 mesi. Ubs prevede di ottenere risparmi cumulativi di 7,5 miliardi di dollari entro il 2024 grazie all’acquisizione di Credit Suisse (con 0,8 miliardi di risparmi già nel terzo trimestre) e punta a risparmi totali di 13 miliardi entro il 2026.
Le prospettive, Ermotti: Ubs non teme il calo dei tassi
La riduzione dei tassi ‘interesse in atto, ha dichiarato il Ceo di Ubs Sergio Ermotti, non ridimensionea eccessivamente le prospettive di profitto del gruppo: “A differenza di altre banche e modelli bancari, solo il 20% dei nostri ricavi proviene dai margini di interesse netto”, ha affermato in un’intervista a Cnbc. “In effetti, quando vediamo scendere i tassi di interesse, notiamo che alcuni clienti aumentano la leva finanziaria… quindi credo che abbiamo quasi un fattore compensativo. Detto questo, tassi più bassi nel prossimo futuro avranno comunque un leggero impatto sui nostri profitti, ma sarà compensato, come dicevo, dai volumi di transazione e dalle attività a commissione.”