Prendete uno dei vini italiani più prestigiosi e più ricercati a livello internazionale, il Barolo, nella sua primitiva forma di uva avviata all’affinamento in botte, supervisionato direttamente dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Langhe e Dogliani. Aggiungete un ampio progetto di sostenibilità sociale e ambientale legato ai territori, quelli delle Langhe. Uniteci l’impegno di due enti con radici finanziarie e frutti di solidarietà tra i più importanti in Italia, come Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Fondazione CRC Donare, garantito da persone autorevoli che si spendono per la riuscita del progetto. Mettete tutto in un “barrique”, e offrite tutto questo in un’asta battuta da Christie’s i cui proventi, frutto della generosità di investitori, donatori e amanti del Barolo, andranno a finanziare progetti di sviluppo sostenibile dal sapore Esg. Il risultato? Barolo en primeur, l’asta di vino solidale arrivata alla sua seconda edizione.
Come per la prima edizione, l’appuntamento con l’asta solidale è duplice: venerdì 28 ottobre al Castello di Grinzane Cavour saranno battute da Christie’s, in contemporanea con New York, 14 barriques della vendemmia 2021 che verranno assegnate a chi vorrà sostenere uno dei progetti solidali del 2022 già parte del progetto, o a chi vorrà scegliere una buona causa di proprio interesse.
La quindicesima barrique sarà invece battuta nel corso dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong: questa volta il ricavato sarà donato alla charity internazionale “Mother’s Choice” che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani donne in difficoltà. Il wine critic e ceo di Vinous, Antonio Galloni, ha assegnato alle barriques della vendemmia 2021 della Gustava un punteggio medio che va da 92 a 94; si tratta range, essendo un vino ancora in affinamento obbligatorio.
“L’entusiasmo delle oltre 70 cantine che hanno aderito all’iniziativa – racconta Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani – conferma che siamo sulla strada giusta, ovvero la partecipazione dell’intero “Sistema Barolo e Barbaresco” a un progetto innovativo che, grazie alla reputazione del Barolo e del Barbaresco a livello nazionale e internazionale, assicura risorse significative a progetti di interesse collettivo, entrando nel contempo in maniera strutturata nel compar- to dei fine wine”. Secondo quanto emerso nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’asta di barrique, “le bottiglie che, al termine dei quattro anni di affinamento, i donatori avranno nella loro disponibilità sono destinate, nel tempo, a crescere in valore sia qualitativo – grazie al terroir storicamente vocato a Barolo e alla competenza di Donato Lanati, enologo di fama mondiale che segue tutto il processo di vinificazione – sia economico, rappresentando di fatto un asset che si rivaluta nel tempo grazie alla sua unicità – la finalità benefica e la rarità del vino in primis – sancita da un’etichetta d’artista, appositamente realizzata per l’edizione 2022 del progetto”.
Ma non finisce qui. A ogni barrique fisica sarà associato un asset digitale. Infatti, è prevista l’associazione di un NFT (Non Fungible Token), certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain, coniato da Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e ceo di Vinous, presente il 28 ottobre da New York e che presenterà in video le singole caratteristiche e differenze delle 15 barrique.
Barolo en primeur è una iniziativa solidale innovativa, frutto della missione congiunta di Fondazione Crc e Consorzio che intendono operare a favore del proprio territorio e in parallelo ampliare la visione a livello nazionale e internazionale, aprendo nel contempo la strada in Italia al concetto di vendita en primeur. Una opportunità unica per cultori del vino, collezionisti, investitori e filantropi e un modello innovativo di valorizzazione del comparto enologico italiano che, unendo la solidarietà al prestigio di un vino in affina- mento, rimarca l’importanza di fare sistema come mezzo per la promozione di un territorio vocato come le Langhe.
“Con l’edizione 2022 di Barolo en primeur la Fondazione Crc riafferma la propria sensibilità in ambito sociale e sostiene il comparto vitivinicolo, uno degli asset strategici della provincia di Cuneo. Una felice intuizione ha creato una combinazione unica dove progetti di utilità sociale incontrano il nostro territorio attraverso uno dei suoi prodotti più noti, il Barolo. A tutto ciò si aggiunge la collaborazione di un artista come Michelangelo Pistoletto, che impreziosirà le bottiglie con originali etichette” dichiara Ezio Raviola, presidente della Fondazione Crc. “Sulla scorta degli importanti risultati della
prima edizione, abbiamo lavorato per confermare Barolo en primeur come un evento di prestigio di respiro nazionale e internazionale, capace di coinvolgere un numero sempre più ampio di filantropi, collezionisti, investitori e cultori del nostro pregiato vino e radicarsi sul territorio: siamo lieti di poter contare quest’anno sull’adesione diretta dei produttori di Barolo”. I beneficiari delle donazioni dell’edizione 2022 comprendono associazioni che prestano la loro preziosa attività a livello territoriale e grandi enti che operano in tutto il mondo. Tra questi si segnalano l’Associazione Robert F. Kennedy Foundation of Italy Onlus, per un progetto di educazione alla cittadinanza attiva per stimolare i giovani al cambiamento e alla sostenibilità e la Cooperativa sociale “Lunetica” Onlus di Bra, per il progetto “Scuola di Quartiere – Reloaded”, a supporto di ragazzi/e con difficoltà sociali e comportamentali. Oltre ai beneficiari che verranno individuati prima dell’evento e associati ad alcune barriques, ci sarà la possibilità, per coloro che vinceranno la gara di generosità, di decidere a quale progetto destinare il ricavato.