Tesla, ci risiamo: nuovo stock split in vista

Dopo quasi due anni, Tesla è pronta a rifarlo. Lunedì la società di Elon Musk ha infatti comunicato che chiederà l’approvazione degli azionisti alla sua riunione annuale per un nuovo stock split, ovvero un frazionamento azionario. Obiettivo: rendere la proprietà delle azioni più accessibile ai dipendenti e agli investitori, al momento scambiate sopra i mille dollari. Ancora non si sa invece quando lo stock split avrà luogo né tantomeno quante nuove azioni saranno messe in circolazione.

La mossa arriva dopo che Amazon questo mese ha annunciato che avrebbe diviso le sue azioni 20 per 1. Lo stesso stock split effettuato dal genitore di Google, Alphabet, lo scorso 1° febbraio. In entrambi i casi si è trattato di un frazionamento azionario che si è accompagnato a un rally delle azioni. Dopo l’annuncio le azioni di Amazon sono salite del 5,4%, mentre quello di Google di circa il 7%. Stessa sorte è toccata alle azioni di Tesla lunedì il cui prezzo in un sol giorno è aumentato del 8%. Non si tratta di una novità per il mercato. Storicamente infatti gli stock split, rendendo le azioni della società in questione più convenienti, senza intaccare il valore totale della partecipazione degli investitori, sono stati forieri di corsi borsistici al rialzo.

La stessa Tesla ne sa qualcosa. La proposta di un nuovo stock split arriva infatti quasi due anni dopo che la società di Elon Musk aveva annunciato un frazionamento azionario 5:1. Allora le azioni di Tesla, forti anche di un aumento considerevole delle vendite di veicoli e dunque dei profitti, nelle tre settimane che passarono dall’annuncio all’effettivo frazionamento salirono del 80%, rendendo Musk l’uomo più ricco del mondo.

Allora le azioni Tesla erano scambiate a circa 500 dollari, ora quotano a più di 1000 dollari, il che vuol dire che un altro split 5-per-1 farebbe scendere il prezzo a circa 200 dollari. A quel prezzo, le azioni Tesla, già presenti nell’S&P 500, entrerebbero persino a far parte del Dow Jones Industrial Average. I prezzi delle azioni nel Dow vanno infatti da circa 47 dollari per Walgreens Boots Alliance a circa 513 dollari per UnitedHealth Group. Ma per il momento tale ipotesi, come afferma Barron’s, è solo speculazione. Sarebbe un fiore all’occhiello per la società di veicoli elettrici, ma i vantaggi borsistici non sarebbero molti: non ci sono infatti molti soldi indicizzati al Dow Jones.

Sta di fatto che le azioni Tesla, nonostante il calo del 3%, da inizio anno sono ancora scambiate al 60% in più rispetto ad un anno fa. Fino a dove possono spingersi? Secondo le previsioni di 36 analisti raccolte dalla CNN, il prezzo a 12 mesi di Tesla ha un target mediano di 1.067,50, con una stima alta di 1.580,00 e una stima bassa di 67,00. La stima mediana rappresenta un calo del -1,63% dall’ultimo prezzo di 1.085,14.