L’anno è iniziato all’insegna dell’ottimismo. O perlomeno per i mercati finanziari, che nel mese di gennaio hanno registrato un rally molto forte, recuperando parte delle perdite registrate nel 2022. Quali sono gli scenari per il 2023? Per Msci sono quattro: di base, “hard landing”, tiepida stagflazione, ripresa economica. A seconda di quello che si realizzerà azioni, obbligazioni, valute e materie prime andranno più o meno bene.
I quattro scenari
- Scenario di base: in questo scenario tassi d’interesse e inflazione rimangono a livelli elevati. La crescita economica negli Stati Uniti è debole ma leggermente positiva, mentre in Europa si registra una lieve recessione. Non si materializzano ulteriori rischi di ribasso a livello globale. Il dollaro statunitense si deprezza leggermente.
- Atterraggio duro: La politica monetaria frena efficacemente l’inflazione e la Federal Reserve mantiene la sua credibilità, al costo di una recessione statunitense nel 2023. Il cambio di rotta della Fed in risposta alla recessione indebolisce notevolmente il dollaro americano.
- Lieve stagflazione: la politica delle banche centrali non riesce a contenere efficacemente l’inflazione, erodendo la credibilità delle banche centrali, e l’inflazione si consolida. Prezzi e tassi d’interesse elevati pesano sulla crescita per un periodo prolungato. Il dollaro americano si rafforza, mettendo sotto pressione le economie dei mercati emergenti.
- Forte rimbalzo: l’inflazione è sotto controllo e scende oltre le aspettative del consenso degli economisti, mentre la crescita economica sorprende in positivo. Gli attuali venti contrari globali vengono risolti e i problemi della catena di approvvigionamento si attenuano.
Potenziali implicazioni per i portafogli finanziari
Per valutare l’impatto degli scenari sui portafogli multi-asset class, Msci ha utilizzato il quadro di stress test predittivo della società e lo ha applicato a un ipotetico portafoglio globale diversificato, composto da azioni globali, obbligazioni statunitensi e immobili. Per tale portafoglio, l’impatto nel nostro scenario “di base” è stato un guadagno del 3%. Negli scenari più ribassisti di “atterraggio duro” e “lieve stagflazione”, il portafoglio ha perso rispettivamente lo 0,5% e il 7%. Anche a livello di singole asset class, la variabilità di rendimento è molto elevata. Le azioni potrebbero rendere fino al 12% (nel caso si realizzi la crescita economica), come perdere il 10% se invece sarà stagflazione.
Qual è l’asset class su cui bisogna puntare nel 2023?
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