È l’Europa la regione più interessata all’arte cinese
Contrariamente alle attese, è l’Europa la regione più interessata all’arte e all’antiquariato cinese: se nel 2019 il genere rappresentava il 30% del totale dei lotti all’incanto, nel 2020 la quota ha toccato il 37%, l’unico incremento a livello regionale in un clima diffusamente meno propenso all’arte dell’ex celeste impero. A livello globale, tuttavia, sono le opere dal prezzo superiore ai 100 milioni di renminbi (15,8 milioni di dollari circa) a catturare l’occhio arguto dei collezionisti: il numero di lotti rientranti in tale fascia nel 2020 è stato infatti 5 volte superiore rispetto al 2013, continua Artnet. Di questi 28, ben 17 sono stati venduti da una casa d’asta della Cina continentale.
Mercato dell’arte cinese, il problema dei mancati pagamenti
Nonostante il rinnovato interesse dei collezionisti del mercato high end, i mancati pagamenti rimangono uno dei problemi principali del mercato dell’arte asiatico, Cina continentale in primis. A maggio 2021, infatti, la percentuale di fatturato per lotti venduti nella regione è crollata del 47%, la quota più bassa degli ultimi 10 anni. Il fenomeno si correla positivamente ai lotti venduti: nella fascia di prezzo elevata, dove i pagamenti in ritardo sono più comuni, la percentuale di venduto è infatti diminuita del 34%.
L’arte cinese del Novecento e contemporanea
Tra le categorie più apprezzati dai collezionisti resta in primis l’arte cinese del XX secolo e quella contemporanea, che ha registrato una forte performance a livello globale nonostante la pandemia. Il comparto ha infatti visto una crescita delle vendite del 31% anno su anno nel 2020, raggiungendo la cifra più alta degli ultimi 9 anni. Oltreoceano, nonostante un decremento del 18% dei lotti offerti, il prezzo medio per la categoria ha raggiunto i 244 mila dollari, la cifra più alta dell’ultima decade sulla scia dell’alta richiesta da parte del mercato high end.
Sanyu, Quatre nus (1950) – $33,333,462 da Sotheby’s Hong Kong
E la pittura tradizionale e la calligrafia?
Brutte notizie per quanto riguarda invece la categoria più vastamente apprezzata dai collezionisti in Cina continentale, ovvero la pittura cinese tradizionale e la calligrafia, il cui comparto nel 2020 ha confermato la tendenza al ribasso dal punto di vista delle vendite, toccando il totale più basso degli ultimi 11 anni. Nonostante la categoria venda oggi meno della metà rispetto lla sua media storica, alcuni lotti hanno particolarmente spiccato. Ne è esempio l’opera di Wu Bin Ten views of a Lingbi stone, all’incanto per 74,2 milioni di dollari da Poly a Pechino. Oltreoceano, il mercato per la categoria è dimezzato nel 2020 rispetto al 2019, sia dal punto di vista dei lotti offerti che di quelli venduti.
Wu Bin, Ten views of a Lingbi stone (1610) – $74,225,760 da Poly Beijing