Courtesy: the Javits Center and the Armory Show.
Armory Show, qualche numero dalla 27esima edizione
Qualche numero dell’edizione? 212 le gallerie partecipanti da 37 paesi di tutto il mondo, con 42 new entry; 157 i partecipanti sia in presenza che online grazie alla nuova piattaforma digitale Armory Online, 44 dei quali internazionali (che, per esserci fisicamente, hanno affrontato i 14 giorni di quarantena necessari per entrare negli Stati Uniti). 3 i premi assegnati durante l’evento. 9 le gallerie italiane a partecipare: Cardi Gallery (Londra, Milano), Cortesi Gallery (Lugano, Milano), Galleria Lorcan O’Neill (Roma), Galleria d’arte maggiore g.a.m. (Bologna, Parigi, Milano), Massimo de Carlo (Milano, Hong Kong, Londra), Mazzoleni (Londra, Torino), P420 (Bologna), VISTAMARE | VISTAMARESTUDIO (Pescara, Milano), Luce Gallery (Torino).
Credits: Casey Kelbaugh.
Robuste anche le vendite riportate dai galleristi. Qualche esempio? David Zwirner, mercante di base a New York, Londra, Parigi e Hong Kong, ha annunciato l’acquisto di dipinti e opere su carta di Nate Lowman per un price range tra i 25 mila e i 280 mila dollari, così come la vendita di diversi lavori di Wolfgang Tillmans tra i 10 e i 100 mila dollari. Un dipinto di Jammie Holmes è invece stato acquistato da un museo cinese dalla galleria di Marianne Boesky (New York) per 65 mila dollari. Nota positiva anche per le gallerie latine, con la Galeria Nara Roesler (São Paulo, Rio de Janeiro, New York), con lavori di Vik Muniz e Julio Le Parc per 50-62 mila dollari. Astronomica la vendita di un dipinto di Jay DeFeo per 875 mila dollari, offerto dalla Marc Selwyn Fine Art (Beverly Hills) e aggiudicato già durante le prime ore della fiera. Risultati a sei cifre anche per Kasmin (New York), con un’opera di George Rickey a 225 mila dollari.
Credits: Casey Kelbaugh.
Il commento della direttrice, Nicole Berry
“Siamo grati alle gallerie e ai collezionisti che hanno partecipato a questa edizione”, ha commentato la direttrice Nicole Berry. “È gratificante ricevere feedback entusiasti riguardo il nostro nuovo spazio espositivo. Siamo stati elettrizzati nell’apprendere i volumi delle vendite, per tutti i diversi mercati presenti, così come nell’osservare colleghi e amici ritrovarsi insieme. Molti collezionisti ci hanno confessato di aver scoperto nuova arte e nuovi artisti nella nostra nuova casa, lo Javits Center”.
Credits: Casey Kelbaugh.
Credits foto di apertura: Casey Kelbaugh.