Lo studio disegna tre scenari di evoluzione della pandemia, da un rapido rimbalzo a una profonda recessione globale, e ne valuta le implicazioni per le banche wholesale
Nello scenario peggiore la perdita di utili sarebbe pari al valore di 10 trimestri, rispetto ai 14 della crisi finanziaria del 2008 e ai 4-7 dei precedenti shock economici
Alla luce di questi elementi gli esperti di Oliver Wyman e Morgan Stanley spiegano che questo potrebbe essere il momento giusto per un’ondata di consolidamento del settore, in particolare in Europa. Le dimensioni potrebbero infatti essere un fattore determinante nella resilienza delle banche di fronte a questa crisi, anche considerando le sfide che le attendono nei prossimi anni: dai temi del climate change e della sostenibilità, che potrebbero generare fino a tre punti percentuali di RoE di differenza tra le varie banche, all’aggressione delle fintech, già in forte crescita e che si prevede attrarranno altri 60-120 miliardi di capitali netti nei prossimi 3 o 5 anni.
“Il business Corporate e Investment Banking delle banche italiane è storicamente focalizzato sul servizio alla clientela corporate e come tale sarà particolarmente impattato dalla crisi Covid-19 – ha commentato Claudio Torcellan, partner e responsabile Financial Services Sud Est Europa di Oliver Wyman -. La capacità di gestire il rischio di credito e di supportare la ristrutturazione di interi settori industriali duramente colpiti dalla crisi (es. aviazione, turismo, automotive, oil /& gas), sfruttando al meglio l’enorme supporto pubblico stanziato per la loro difesa e per la ripartenza dell’economia, saranno fondamentali nell’immediato.”
“In termini strutturali e prospettici, la scala e la necessità di investire in tecnologia continuano ad essere i fattori chiave per garantire la profittabilità del business Cib: la compressione dei ricavi e dei margini conseguente la crisi potrebbero spingere le banche europee a unire le forze per contrastare la potenza di quelle americane, anche a fronte del probabile supporto politico e istituzionale al consolidamento viste le enorme risorse pubbliche messe in campo per contrastare la crisi.”