Outlook Italia
Se la crescita economica globale, gli sviluppi delle campagne vaccinali e la capacità dei vaccini di proteggere dalle nuove varianti, le politiche monetarie delle banche centrali soprattutto della Banca Centrale Europea (ritmo di acquisti di titoli governativi nel piano PEPP) ma anche della Federal Reserve che potrebbe iniziare presto un processo di tapering, sono i fattori esogeni che interesseranno tutti i mercati, in Italia, secondo Filippo Diodovich, senior strategist di IG l’andamento del Ftse Mib sarà positivo se il Governo Draghi riuscirà̀ a portare avanti le riforme necessarie per permettere all’Italia di rilanciare la produttività̀ e a mettere in atto delle misure per sostenere il sistema di micro-imprese italiano. Il Governo Draghi dovrà essere inoltre credibile e mantenere la stabilità politica nel paese evitando crisi di maggioranza e così attacchi speculativi soprattutto sui titoli di stato italiani. “Una nuova crisi debitoria in Italia potrebbe essere un elemento destabilizzante per il sistema finanziario italiano” spiega Filippo Diodovich, senior strategist di IG.
Nello scenario più positivo il Ftse Mib potrebbe raggiungere i 28 mila punti dai 26 mila attuali. Secondo l’analista le opportunità più interessanti saranno nel settore bancario, con l’indice italiano FTSE Mib (Italy 40) molto legato alle performance dei titoli finanziari che potrà fare particolarmente bene. “Nei prossimi 6 mesi attendiamo anche un nuovo consolidamento nel settore bancario italiano necessario per permettere alle banche italiane di avere una maggiore redditività̀ e di essere più forti da un punto di vista patrimoniale. I quattro principali attori che parteciperanno a nuove fusioni sono: Unicredit, BPER, Banco BPM e Banca MPS. Con un possibile outsider come Mediobanca che potrebbe entrare in qualche negoziazione su un possibile matrimonio con qualche big del comparto”.
Le altre piazze affari
Tra le altre borse europee, dopo la pausa fisiologica estiva, le prospettive, chi più chi meno, sono rialziste. Nello scenario più roseo il FTSE 100 potrebbe spingersi fino a 7900 punti dai 7120 di oggi (+11,2% rispetto ai livelli odierni), il Dax oltre i 16 mila punti (+1,5%), il Cac oltre i 7000 punti (+3%) ed infine l’Aex (+4%). Guardando ad oriente, l’indice HS50 di Hong Kong, nel più lungo termine, potrebbero muoversi fino a saggiare i 33.000 punti, il massimo del 2018. Lato Stati Uniti, Goldman Sachs si aspetta una crescita dello S&P 500 di 6 punti percentuali da qua a fine anno.
Materie prime
Fronte materie prime gli analisti di Ig restano cautamente rialzisti sull’oro nel lungo periodo: ai livelli attuali e anche inferiori potrebbe offrire buone opportunità d’ingresso per coloro che hanno un orizzonte di investimento più lungo. Stesso discorso per il petrolio: dal punto di vista della domanda tutto sembra promettere bene, ma c’è anche il rovescio della medaglia, ovvero la possibilità che delle ulteriori ondate di coronavirus costringano i governi a imporre nuove restrizioni e/o lockdown.